Plotino, Enneade V 9 [5: Sull’intelletto e le idee e l’essente], 11
Ago 02Brano precedente: Plotino, Enneade V 9 [5: Sull’intelletto e le idee e l’essente], 10 11. Quindi gli artefatti e le tecniche son là? Ordunque, quante fra le tecniche son mimetiche [imitative], pittura e scultura, danza e pantomima, assumenti la [loro] costituzione in qualche modo qui e adoperanti un paradigma sensibile e imitanti forme visibili |5| e sollecitazioni...
Platone, Filebo (25)
Dic 15Brano precedente: Platone, Filebo (24) SOCRATE Quindi argomentiamo che queste scienze stabili sono le più esatte? PROTARCO Beh, assolutamente. SOCRATE Ma, Protarco, la potenza della dialettica ci rinnegherebbe, qualora giudicassimo qualcun’altra preminente rispetto a lei. PROTARCO Or dunque come si deve definire questa? SOCRATE [58a] È chiaro che chiunque potrebbe...
Platone, Filebo (24)
Dic 11Brano precedente: Platone, Filebo (23) SOCRATE Non dobbiamo comunque tentare di fare in toto una rassegna totale del piacere, non dobbiamo dunque parere assai parsimoniosi verso intelletto e scienza stabile; invece perlustriamo generalmente tutto, casomai si abbia qualcosa di marcio in qualche dove, cosicché, avendo guardato quello che è più puro nella natura di essi, usiamo questo...
Sofocle, Antigone 332-75 (primo stasimo)
Gen 30CORO: Molte le cose spaventose, nulla più spaventoso dell’uomo imperversa: quello che per il plumbeo mare nell’invernale Noto s’inoltra, le furiose d’attorno ondate sorpassando, e degli dei la suprema, Gaia inconsunta, infaticabile, distrugge volgendo gli aratri anno dopo anno, coll’equino genere coltivandola. E la schiera dei volubili augelli, intrappolandola, caccia e...