Testimonianze su Ecfanto
Ago 081. Hippol., Refut., I, 15: Qualcuno, Ecfanto siracusano, professò che non è possibile assumere conoscenza non-latente [: verace] riguardo agli essenti; si definisce invece nel modo in cui s’opina. Ebbene, enunciava che i corpi primi sono indivisibili e che sussistono tre alterazioni di essi: magnitudine, schema, potenza, dalle quali si generano le esistenze sensibili. Ordunque,...
Plotino, Enneade V 9 [5: Sull’intelletto e le idee e l’essente], 2
Giu 25Brano precedente: Plotino, Enneade V 9 [5: Sull’intelletto e le idee e l’essente], 1 2. Qual è quindi questo luogo? E come si può arrivare ad esso? Ebbene, può arrivarvi colui che sia per natura amante e sia effettivamente filosofo nella disposizione dall’inizio, in preda alle doglie del parto, giacché amante, per il bello, non abitato comunque dalla...
Testimonianze filosofiche su Anassagora (3)
Set 06Articolo precedente: Testimonianze filosofiche su Anassagora (2) Diels-Kranz 59 A 41 Simpl. Phys. 27, 2: Anassagora di Egesibulo, clazomenio, dopo aver condiviso la [koinōnēsas tēs] filosofia di Anassimene, per primo ricostituì le dottrine sui principi [metestēsen tas peri tōn arkhōn doxas] e le completò con [aneplērōse] la causa lasciata da parte, rendendoli...
Pitagorizzazione delle dottrine non scritte di Platone testimoniata da Sesto Empirico (3)
Lug 18Sesto Empirico, Contro i matematici, X (Contro i fisici, 2) 254-257 (ed. E. Bekker, Berlin 1842) [254] Ebbene, non c’è consequenzialità nel dire che gli atomi esistono eternamente [kai mēn oude enesti phanai, hoti aiōnious sumbebēken einai tas atomous] e che perciò, pur essendo corporei, possono essere principi dell’intero universo [dia touto dunasthai sōmatikas ousas tōn...