Diogene Laerzio su Chilone (I, 68-73)
Gen 0968 Chilone di Damageto, lacedemonio. Questi poetò elegie insino a duecento versi, e professò che la previdenza per il futuro, colta con il ragionamento, è virtù per l’uomo. Questi, dunque, provocò il germano, che soffriva per non esser divenuto eforo, mentre lui stesso lo era, dicendo questo: «Ecco che io resisto all’oppressione dell’ingiustizia, tu invece no». Fu eforo,...