Temi e protagonisti della filosofia

Dossografia aristotelica di Diogene Laerzio (V, 28-34)

Dossografia aristotelica di Diogene Laerzio (V, 28-34)

Dic 12

    28 In questi libri, dunque, vuole professare queste dottrine: la lezione della filosofia è divisa nella parte pratica ed in quella teoretica; nella pratica, dunque, si sussumono l’etica ed eziandio la politica; a questa, dunque, si ascrivono le perlustrazioni sulla polis ed eziandio le perlustrazioni sulla casa; in merito a quella teoretica, dunque, vi fanno parte la fisica ed...

Detti di Aristotele in Diogene Laerzio (V, 17-21)

Detti di Aristotele in Diogene Laerzio (V, 17-21)

Set 19

  17 Si attribuiscono, dunque, a costui anche bellissimi apoftegmi, questi qui. Richiesto di proferire che guadagno germina per i bugiardi, professò questo: «Legittimare la sfiducia eziandio quando dicono la verità». Quella volta che fu biasimato giacché aveva dato l’elemosina a un uomo vizioso, rispose alla provocazione: «Ho avuto pietà non della stortura, ma dell’uomo». Aveva...

Aristotele, Appunti

Aristotele, Appunti

Giu 27

  TESTIMONIANZE Philop., In Arist. An. Post., p. 233, 32: Alessandro, or dunque, professa che son più logici [: razionali] gli epicheremi procedenti dalle definizioni, che ha usato come primi, giacché, ecco, assume che vi siano definizioni e che è possibile definire le cose, non dimostrando questo giudizio che riguarda l’esservi delle definizioni, come per di più nel secondo degli...

Aristotele, Sulla filosofia del trattato di Archita

Aristotele, Sulla filosofia del trattato di Archita

Giu 20

    FRAMMENTI 1 Simpl., In Arist. De caelo, p. 296, 16-18: ebbene sì, Aristotele ha conosciuto queste vedute, siccome, riassumendo il Timeo di Platone, scrive: «professa, dunque, che è generabile siccome sensibile; ipotizza dunque che il sensibile sia generabile, mentre l’intelligibile sia ingenerabile». 2 Damasc., Pr., II, 172, 16-22 (Ruelle): meglio allora rimanere...

Aristotele, Su Democrito

Aristotele, Su Democrito

Giu 13

    Simpl., In Arist. De Caelo, p. 294, 23-295, 26: or dunque, anche queste aggiunte fa Alessandro, ossia che coloro che leggono il tutto come esibente quando questo stato, quando quest’altro, scelgono un’alterazione del tutto meglio che generazione e corruzione. Coloro che per contro ‒ professa ‒ leggono il cosmo come generabile e corruttibile come qualunque altro dei...