Temi e protagonisti della filosofia

La filosofia politica di Gilles Deleuze (7)

La filosofia politica di Gilles Deleuze (7)

Set 10

 

 

Articolo precedente: La filosofia politica di Gilles Deleuze (6)

 

7. Macchine desideranti e macchine sociali

Anti-Edipo si apre col capitolo intitolato Macchine desideranti. Il problema dello scritto è rappresentato dal desiderio e dalle macchine che lo fanno scorrere. Il primo capitolo spiega come funzionano queste macchine, ma nello stesso tempo rappresenta l’inizio di un parallelismo tra il tema politico e quello psicoanalitico, perché una cosa che vale per l’uno, vale anche per l’altro. Quindi da un lato ci sono delle macchine sociali e dall’altro delle macchine desideranti, da un lato il corpo senza organi e dall’altro il Socius. Le macchine per prima cosa sono disposte in una serie binaria: macchina organo e macchina sorgente. Da una macchina sorgente cola il desiderio nella macchina organo; ad esempio il poppante succhiando dal seno della madre fa colare nella sua bocca il latte. Qui operano due macchine diverse: la macchina organo-bocca del poppante e la macchina sorgente-seno della madre. Questa serie binaria segue due fasi: quella del colo e quella del taglio. Il desiderio passa, viene colato dalla macchina sorgente a quella organo, successivamente avviene un taglio del flusso. Con ciò il flusso è sì interrotto, ma si parla di piccole interruzioni e non di un solo blocco. Questo processo di passaggio nella serie binaria di macchine è il processo della produzione. Quando si parla di macchine non ci si riferisce al meccanico, cioè alla macchina nel senso di un sistema già costituito in cui ogni parte è incastonata con le altre per funzionare in un certo modo. Non si parla di meccanico, ma di macchinico. Žižek nota questo e dice:

a differenza di quanto avviene con la ripetizione meccanica (e non macchinica!) che è propria della linearità causale, con la ripetizione vera e propria l’evento ripetuto viene radicalmente ricreato […] Ciò che Deleuze chiama “macchine desideranti” indica qualcosa di completamente diverso rispetto al meccanico: il “divenire macchina”. [31]

Il problema si risolve in un concetto: rizoma. Il rizoma è caratterizzato da congiunzioni di eterogeneità che non sono già connesse, ma sono collegabili tra loro. Il senso del macchinico è anche dato da macchine desideranti che possono avere infinite combinazioni, uno sbizzarrirsi di sperimentazioni possibili.

La seconda fase è la distribuzione: il desiderio si redistribuisce su un piano, un piano immanente che è costituito dal corpo senza organi. Il corpo senza organi, in breve, è una superficie liscia sulla quale si distribuisce il desiderio; esso è in un certo senso la Sostanza di Spinoza, ma è stato definito nei modi più diversi da Deleuze (per esempio come Tao o come corpo yoga). Mentre nel primo caso il desiderio era Libido, in questo caso l’oggetto è costituito da un altro tipo di energia che è quella del Numen e delle sue macchine miracolanti [32]. Il concetto di corpo senza organi non è nemmeno di Deleuze: egli lo riprende da Artaud; esso trova un corrispettivo sociale nel Socius: il corpo sociale, forse si potrebbe dire la Terra, perché noi abitiamo questo pianeta e su questo pianeta scorrono le merci e il denaro. C’è infine un terzo momento, con il suo terzo tipo di macchina: esso è il momento del consumo, il momento in cui avviene un prelievo dal flusso, il momento della potenza. La macchina che corrisponde a questo momento è la macchina celibe.

Complessivamente Deleuze descrive tre tipi di macchine: le macchine paranoiche (macchina organo/macchina sorgente) che fanno scorrere il desiderio l’una nell’altra, la macchina miracolante che inscrive il flusso sul Corpo senza Organi ed infine una macchina celibe che preleva una parte del flusso. La macchina celibe è la macchina che produce quantità intensive [33], è una macchina di piacere, di voluttà. Come spiegherò più avanti, in questo momento del consumo si genera un certo soggetto: il soggetto non è già dato, ma appunto si costituisce nel consumo. Bisogna qui spiegare, per capire meglio questo, che l’oggetto del desiderio è nel desiderio, quindi Deleuze non pensa il desiderio come qualcosa di separato dal suo oggetto. Il problema della psicoanalisi è che essa aliena il desiderio nel vuoto o nella casella vuota, così come fa il capitalismo. Allora il tema non è Marx con Freud, ma forse Marx contro Freud. Marx spiega che il capitalismo funziona grazie a un fenomeno di alienazione che consiste nella separazione dei produttori dai mezzi di produzione. Freud e Lacan separano il desiderio dal suo oggetto, quindi dal suo prodotto o dai suoi mezzi di produzione; questo in particolare lo fa Freud, secondo Deleuze, proprio dopo aver scoperto la produttività della sessualità.

 

Note

[31] Slavoj Žižek, Organi senza corpi, La scuola di Pitagora, Napoli 2012, p. 66.

[32] Qui il riferimento è chiaramente ai miracoli sul corpo di Schreber, per esempio la moltiplicazione dei seni o simili.

[33] Se si legge bene la Critica della ragion pura, si vede che questo concetto è stato ripreso da Kant, ma esso deve essere connesso ad altri concetti che per Deleuze diventano simili: in primis il classico virtuale di Bergson, perché ciò che Bergson definiva qualità qui diventa quantità intensiva in senso kantiano; un secondo concetto è quello di potenza, intesa come la volontà di potenza di Nietzsche, ed in particolare il concetto di grado di potenza che gli corrisponde; un terzo concetto è quello di potentia di Spinoza, cioè quella potenza di esistere che si accresce quando noi vediamo che il nostro desiderio si sta realizzando o si può realizzare. Mentre la potentia è gioia, l’impotenza è tristezza.

 

Articolo seguente: La filosofia politica di Gilles Deleuze (8)

 

 


Ti è piaciuto il post? Dona a Filosofia Blog!

Cliccando sul pulsante qui sotto puoi donare a Filosofia Blog una piccola cifra, anche solo 2 euro, pagando in modo sicuro e senza commissioni. Così facendo contribuirai a mantenere i costi vivi di Filosofia Blog. Il servizio di donazioni si appoggia sul circuito il più diffuso e sicuro metodo di pagamento online, usato da più di 150 milioni di persone. Per poter effettuare la donazione non è necessario avere un account Paypal, basta avere una qualsiasi carta di credito o Postepay. Grazie!

Leave a Reply