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L’ermeneutica spirituale del Corano e le origini della filosofia islamica (2)

L’ermeneutica spirituale del Corano e le origini della filosofia islamica (2)

Apr 10

Articolo precedente: L’ermeneutica spirituale del Corano e le origini della filosofia islamica (1)

 

Fare i conti con la filosofia islamica, significa quindi fare i conti con l’espressione massima della filosofia che per l’Islam è il Corano stesso. Tuttavia, gli esegeti, i filosofi e gli studiosi in generale dell’Islam, trovano un’altra fonte a loro preziosa cui attingere: le parole del Profeta – o Hadith – raccolte dopo la morte di Muhammad, al tempo dei primi califfi, e che rappresentano la principale fonte di ispirazione dopo il Corano.

Questi Hadith del profeta sono la “chiave di lettura” dello stesso Corano. Essi rappresentano un modo per comprendere il Libro e per interpretarlo, per dare forma più dettagliata ai commenti che si riverseranno per mano di teologi, filosofi e dottori giurisprudenziali sui singoli versetti o su intere parti dello stesso Libro. Questi commenti coranici partono dall’idea che è necessario penetrare ogni senso nascosto nei versetti sacri, scavarne le profondità, sondarne i limiti. Si tratta quindi di una vera esegesi spirituale affine a quella della nostra patristica cristiana o medievale, o meglio ancora a quella di ogni comunità ortodossa che vanta il possesso di un Libro Sacro.

Dopo questa considerazione è necessario introdurre un importante Hadith del Profeta per qualificare meglio il senso dell’ermeneutica del Libro e quindi del pensiero che è scaturito da quel Libro e da quella comunità religiosa [1]. Questo Hadith recita così:

Il Corano ha un’apparenza esteriore e una profondità nascosta, uno zâhir (senso essoterico) e un bâtin (senso esoterico); questo senso esoterico nasconde a sua volta un senso esoterico sino a sette sensi esoterici (sette profondità di profondità nascosta).

Questo Hadith risulterà fondamentale per tutta quella filosofia che si sarebbe sviluppata in seno alla comunità “culturale” del nascente Islam e che poi si sarebbe identificata nello sciismo e in tutto il sufismo della sunna.

Questi due sensi, zâhir e bâtin, che nella ricchezza di significato della lingua araba assumono specificatamente il significato di “esteriore” e “interiore”, racchiudono il senso del metodo esegetico che si è sviluppato nella tradizione del pensiero islamico a partire dalle parole pronunciate dal profeta a favore di quella stessa comunità che si sarebbe sentita in dovere di onorarle nell’impegno della ricerca filosofica e spirituale.

L’esigenza di ri-velare – dello svelare i numerosi veli delle profondità del Corano – è anche uno dei motivi di sottofondo che ha provocato la rottura della Sunna con il partito di ‘Ali (la scia persiana), partito che, come abbiamo appena accennato, era profondamente legato alla tradizione che considerava il senso esoterico (interiore) del Libro predominante sul senso essoterico (esteriore) del Corano.

Abbiamo così avvisato in questo contesto prettamente spirituale ed esegetico la traccia che ha condotto il pensiero islamico a definire una pratica ermeneutica da seguire per poter comprendere il Libro Sacro: è necessario partire dalla parola che Dio ha rivolto agli uomini per capire Dio e per capire gli uomini, e quindi l’esigenza della filosofia islamica è quella di comprendere, a partire dal linguaggio dell’espressione angelica del Corano, la verità (Ḥaqīqa) su Dio, sugli uomini e sul mondo [2].

 

Note al testo

[1] L’espressione coranica che caratterizza la comunità religiosa che possiede un Libro è ‘Ahl al-Kitab’. La sua traduzione è ‘Gente del Libro’. Secondo la tradizione coranica le “Genti del Libro” sono gli Ebrei, i Cristiani, i Musulmani e gli Zoroastriani (ma solo grazie alla tradizione filosofica sciita che dall’Avesta ha fatto scaturire la cosidetta “angelogia di Suhravardi”).

[2] Il termine arabo Ḥaqīqa ha molti significati fra cui: ‘Realtà finale’ o ‘Verità Divina’ o ancora ‘la Realtà essenziale di una cosa’. È uno dei temi cardini della filosofia islamica e del sufismo.

 

Bibliografia essenziale

Il Corano, a cura di Alessandro Bausani, BUR
Henry Corbin, Storia della filosofia islamica, Adelphi editore
Seyyed Hossein Nasr, Ideali e realtà dell’Islam, Rusconi editore
Frthjof Schuon, Comprendere L’islam, SE
Al Tabari, Vita di Maometto, BUR


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