Plutarco, Monarchia, democrazia e oligarchia (3)
Plutarco, Monarchia, democrazia e oligarchia (3)
Giu 17Brano precedente: Plutarco, Monarchia, democrazia e oligarchia (2)
3. Accanto a tutti questi sensi, si dice politeia anche l’ordinamento d’una polis e la costituzione che ne dispone le pratiche; conformemente a questo senso affermano che vi sono tre costituzioni politiche, monarchia, oligarchia e democrazia, su cui anche Erodoto, nel terzo libro, fa un confronto critico e che sembrano essere le più generali, siccome le altre ‒ come avviene per le scale musicali quando s’allentano o si tendono i modi primitivi ‒ risultano essere stonature e corruzioni per difetto ed eccesso. Queste costituzioni politiche, dunque, vennero adottate dai popoli che nella loro egemonia ebbero pieno e massimo potere: i Persiani un regno autocratico ed insindacabile, gli Spartiati un’oligarchia aristocratica e severa, gli Ateniesi una democrazia autonoma ed incontaminata. Guastate queste leggi fondamentali, vi sono le distorsioni e le tracimazioni delle cosiddette tirannidi, signorie dinastiche e oclocrazie, in un regno quando l’insindacabilità ingenera soverchieria, in un’oligarchia quando l’orgoglio ingenera superbia ed in una democrazia quando l’uguaglianza ingenera anarchia, in tutte e tre, dunque, quando l’irriflessività ingenera dismisura.
Brano seguente: Plutarco, Monarchia, democrazia e oligarchia (4)