Temi e protagonisti della filosofia

Plotino, Enneade III 7 (45: Su eternità e tempo), 1

Plotino, Enneade III 7 (45: Su eternità e tempo), 1

Apr 06

 

1. Circa l’eternità ed il tempo, argomentiamo che ciascuno dei due è diverso dall’altro e che, mentre quella è pertinente alla natura perpetua, il tempo è pertinente al diveniente ed a questo tutto*, per ciò stesso, quindi, come per simultanea intuizione oggettiva del pensiero, crediamo d’avere da noi stessi nelle anime una qualche chiara impressione [5] per quanto riguarda essi, parlandone sempre e nominandoli ad ogni singola occasione. Eppure, sperimentandoci nel transitare ad una sosta su di essi e, come dire?, nel procedere più dappresso, importunati ancora una volta dall’aporia nelle nozioni, assumendo affermazioni professate, per quanto concerne essi, dagli antichi, alternative a quelle assunte da altri (forse, dunque, anche [10] le stesse in modo alternativo), riposando in queste e credendo bastevole, se abbiamo un quesito, argomentare la dottrina opinata da loro, compiaciuti c’alieniamo dal cercare ancora per quanto concerne essi. Si deve quindi credere che alcuni degli antichi e beati filosofi abbiano trovato il vero; [15] giova comunque ispezionare chi siano coloro che l’hanno imbroccato meglio e come possa anche per noi generarsi conoscenza per quel che concerne questi oggetti. E prima si deve ricercare per quanto concerne l’eternità, che cosa mai credono essa sia coloro che la fanno essere altra dal tempo: infatti, una volta noto quello che costituisce paradigma, forse diverrà chiara anche la natura dell’immagine di esso, la quale [20], or dunque, argomentano sia il tempo. Se invece qualcuno immaginasse ciò che è il tempo prima d’aver contemplato l’eternità, riuscirebbe allora anche a costui, procedendo con la reminiscenza da quinci a là, di contemplare ciò cui il tempo somiglia, se per davvero questo avesse somiglianza con quella.

 

* L’universo sensibile.

 

La traduzione dal greco si basa sull’editio minor Henry-Schwyzer: Plotini Opera, ediderunt P. Henry et H.-R. Schwyzer, 3 voll., Oxford 1064-82 (1964, pp. 337-361).

 

Brano seguente: Plotino, Enneade III 7 (45: Su eternità e tempo), 2

 

 


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