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Plotino, Enneade I 6 [1: Sul bello], 4

Plotino, Enneade I 6 [1: Sul bello], 4

Feb 08

 

 

Brano precedente: Plotino, Enneade I 6 [1: Sul bello], 3

 
4. Per quanto riguarda, dunque, le bellezze più preminenti, che non tocca più alla sensibilità guardare, ma che l’anima guarda e giudica senza organi, si deve contemplarle rivenendo su, lasciando che la sensibilità permanga in basso. Come, per quanto riguarda gli oggetti belli della sensibilità, non è possibile parlare |5| di essi per coloro che né li han guardati né li han percepiti come belli (come avviene nel caso di certuni, che son ciechi dall’inizio dell’esistenza, dalla nascita), allo stesso modo non è possibile parlare né della bellezza delle occupazioni per coloro che non colgono la bellezza delle occupazioni e delle scienze e delle altre attività cotali, né del fulgore della virtù |10| per coloro che neppure immaginano come sia bello il volto della giustizia e della temperanza; eppure né la stella del mattino né la stella della sera son belle in questo grado. D’altronde si deve essere vedenti con ciò con cui l’anima osserva cotali bellezze; vedendole, dunque, si proverà piacere e si piglierà uno stordimento e si sarà turbati molto più che imbattendosi nelle precedenti, giacché |15| oramai si è adatti a toccare oggetti veraci [9]. Queste affezioni, infatti, devono generarsi per qualunque cosa sia bella: sgomento e stordimento soave e brama e turbamento accompagnato da piacere. È possibile, dunque, patire queste emozioni, ed anche per le bellezze non guardabili le patiscono le anime tutte ‒ in qualche modo, diciamo ‒, meglio, comunque, quelle più innamorate di queste, |20| così come, per quanto riguarda i corpi belli, tutti li guardano, eppure non tutti ne son pungolati egualmente, ma vi sono coloro che lo son moltissimo, i quali son anche definiti amanti.

 

Note

[9] Cfr. Platone, Simposio, 212 a.

 
La traduzione dal greco è stata condotta sul testo dell’editio minor Henry-Schwyzer:
Plotini Opera, ediderunt P. Henry et H.-R. Schwyzer, 3 voll., Clarendon Press, Oxford 1964-82.

 
Brano seguente: Plotino, Enneade I 6 [1: Sul bello], 5

 

 


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