Frammenti degli Oracoli caldaici (6)
Frammenti degli Oracoli caldaici (6)
Gen 25[ad#Ret Big]
… il padre degli uomini
e dei divi nell’alma stabilì
l’intuizion, noi nel corpo inoperoso
… istituendo nel cuor
Perché l’anima, sendo fuoco fulgido
per potenza del padre, e immortale
perman e è domna della vita e tiene
pienezze di più viscere del cosmo.
Involandosi, l’alma dei mortali
stringerà il dio a sé e, avendo niente
di mortal, tutta intera dal dio è
inebriata: si gloria d’armonia
inver, sotto cui abita uman corpo.
Orbene, d’uomo sacro edificarono
gl’eteri un corpo.
… essere mercenarie,
ma con capo indomabil mercenarie…
squallida
… non chiamar
l’adocchiabile immagin di natura.
Non guardare in natura: nome d’essa
è destino.
né essere coautor del destinato…
e lo spirito non macchiare né
di superficie far profonditade.
… né in mente spegner…
… di natura audace astuzia, o uomo.
Ed alla mente tua non sottoporre
di Terra le misure portentose:
l’arbor di verità non è nel suolo
infatti. Né del sole la misura
misurare cogl’indici raccolti:
è portato da eterna volontà
del padre, non a causa di te. Vattene
dal lunare ronzio: ad opra della
necessità s’affretta sempre. La
processione stellar non fu schierata
grazie a te. L’eterea ampia fila
d’ali degli augelli mai è vera,
e non lo son i tagli d’intestini
e di vittime: questi sono tutti
balocchi, fondamenti della frode
da mercato. Tu fuggili, che stai
per acceder al sacro paradiso
della pietà, laddove si conducono
e virtude e sapienza e buona norma.
La paterna intuizion seminò simboli
dunque pel cosmo, che intuibili intuisce,
e son beltà ineffabili chiamati.
Ma l’intuizion paterna non accoglie
il volere di quella, fino a quando
non sia uscita dall’oblio ed abbia
detto verbo, ponendo in memoria
la paterna parola d’ordin pura.
NOTA: Per un’agile ma profonda interpretazione si rimanda all’edizione curata da Angelo Tonelli (Rizzoli, Milano, 1995). La presente traduzione è condotta sul testo greco e sull’ordine dei frammenti stabiliti da questo studioso.