Epigramma cristiano anonimo (Antologia Palatina I 19)
Epigramma cristiano anonimo (Antologia Palatina I 19)
Dic 18O guida del lavor sapiente d’igne
eterno, vorticoso, tu che scendi
nella necessità del mondo, Cristo,
sorgiva fonte della vita detta
da Dio, primordial voce di Dio, Padre
ineffabil, che, essendo stato peso
gravido del materno parto e genito
spontaneo di connubio sanz’amplesso,
il furor dissennato dell’assira
gente avendo fermato e pure sciolto
le cerimonie vuote di mendaci
idoli, all’eptazonio asse d’etere
ascendesti, sedendo su ineffabili
ali d’angeli, sii propizio, occhio
venerando d’Iddio, creator di tutto,
baluardo della vita, salvatore
dei morituri, domino dell’Evo.
NOTA
Quest’epigramma greco a Cristo, trasmessoci dall’Antologia palatina (I 19), è da essa attribuito a Claudio Claudiano di Alessandria (circa 370- circa 404), sommo poeta della tarda antichità, che scrisse sia in greco (Gigantomachia) sia in latino (celebri il De raptu Proserpinae ed il De bello Gothico). È strabiliante come egli, di madrelingua greca, sapesse plasmare poeticamente la lingua latina, appresa da adulto. Questo poeta ingiustamente trascurato nei programmi scolastici fu ammiratissimo nel Rinascimento, cioè in un’epoca nient’affato tenera col postclassico, e, ancora nell’Ottocento, lo trovarono modernissimo sia Coleridge sia Huysmans, autore di quel manifesto dell’Estetismo che è A rebours (Controcorrente). In Claudiano, come in tanti pagani tardoantichi (si pensi, in contesto filosofico, a Proclo), la difesa del politeismo greco-romano coincide col tentativo di salvataggio del patrimonio culturale della koinē ellenistico-imperiale dal cristianesimo traumaticamente affermatosi nel IV secolo. Per questo motivo (e per altri, che lasciamo ai filologi), molti contestano la paternità claudianea dell’epigramma, che del resto mostra di subire l’influenza di Nonno di Panopoli (prima metà V secolo).
Quest’ultimo sta alla letteratura greca come il Cavalier Marino (autore dell’Adone) sta a quella italiana: le sue Dionisiache sono un colossale poema barocco ante litteram. Nonno è inoltre un esempio paradigmatico, assieme a Sinesio di Cirene (370-413), di cui l’altra settimana abbiamo letto un Inno a Cristo, del sincretismo tra paganesimo e cristianesimo venutosi a creare ai più alti livelli della cultura nel tollerante clima dell’Alessandria dei primi quattro secoli dopo Cristo. Notevole in particolare è la sua Parafrasi in esametri epici del Vangelo secondo Giovanni.