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Vangelo secondo Matteo 24

Vangelo secondo Matteo 24

Giu 28

 

 

Brano precedente: Vangelo secondo Matteo 23

 

[1] E Gesù, uscito dal tempio, si portava via di là, e gli s’accostarono i suoi discepoli per indicargli gli edifici del tempio. [2] Egli però, in risposta, disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà dissolta».

[3] Mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, s’accostarono a lui i discepoli in disparte dicendo: «Dicci, quando ci saranno questi avvenimenti e quale sarà il segno della tua parusia e del termine dell’eone?».

[4] E in risposta Gesù disse loro: «Badate che nessuno vi svii: [5] molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e svieranno molti. [6] Inizierete dunque a sentire di guerre e di sentori di guerre: guardate di non turbarvi: deve infatti avvenire, ma non è ancora il termine. [7] Insorgerà infatti popolo contro popolo e regno contro regno e ci saranno carestie e sismi in vari luoghi; [8] tutto questo dunque sarà principio di dolori.

[9] Allora vi manderanno all’oppressione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. [10] E allora inciamperanno molti e si tradiranno l’un l’altro e s’odieranno l’un l’altro; [11] e molti pseudoprofeti sorgeranno e svieranno molti; [12] e per l’empiersi dell’iniquità si raffredderà l’amore dei più. [13] Colui che invece rimarrà perseverante sino al termine si salverà. [14] E si predicherà questo Lieto annuncio del Regno nell’intera ecumene a testimonianza per tutti i popoli, ed allora sarà il termine.

[15] Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione (quello dell’oracolo dato mediante il profeta Daniele) stare in luogo santo (il lettore intenda), [16] allora quelli in Giudea fuggano verso i monti, [17] quello sulla terrazza non scenda a togliere dalla sua casa la roba, [18] e quello in campagna non torni indietro a togliervi la sua veste. [19] Guai dunque alle gestanti e alle allattanti in quei giorni.

[20] Pregate dunque affinché non avvenga la vostra fuga d’inverno, né di sabato. [21] Ci sarà infatti allora un’oppressione grande, quale non è nata dal principio del mondo sino all’adesso né mai si genererà. [22] E se non fossero stati troncati quei giorni, allora non si salverebbe nessuna carne; invece a causa degli eletti saranno troncati quei giorni.

[23] Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco qui il Cristo”, o: “Qui”, non fidatevi: [24] sorgeranno infatti pseudocristi e pseudoprofeti e daranno segni grandi e portenti così da sviare, se possibile, anche gli eletti. [25] Ecco, ve l’ho predetto. [26] Se quindi vi diranno: “Ecco, è nel deserto”, non uscite, “Ecco, è nelle stanze”, non fidatevi: [27] come infatti la folgore esce da levante e splende sino a ponente, così sarà la parusia del Figlio dell’uomo: [28] ovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi.

[29] Dunque, subito dopo l’oppressione di quei giorni,

il sole s’oscurerà
e la luna non darà il suo lume,
e le stelle cadranno dal cielo,
e le potenze dei cieli saranno scosse.

[30] Ed allora apparirà il segno del Figlio dell’uomo in cielo, ed allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con grande potenza e gloria; [31] e manderà i suoi angeli con una grande tromba, e raduneranno i suoi eletti dai quattro venti da un estremo dei cieli sino all’altro. [32] Dal fico dunque imparate la parabola: quando già il suo ramo diviene tenero e fa spuntare le foglie, sapete che è vicina l’estate; [33] così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che è vicino, alle porte. [34] In verità vi dico che non passerà questa generazione sinché tutte queste cose non siano avvenute. [35] Il cielo e la terra passeranno, i miei logoi invece non passeranno.

[36] Per quanto riguarda invece quel giorno e quell’ora, nessuno li sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, se non il Padre solo.

[37] Infatti la parusia del Figlio dell’uomo sarà come i giorni di Noè. [38] Come infatti, in quei giorni, quelli prima del cataclisma, si era intenti a mangiare e bere, a prender moglie e ad andare a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, [39] e non lo si riconobbe sinché arrivò il cataclisma e tolse di mezzo tutto quanto, così sarà [anche] la parusia del Figlio dell’uomo. [40] Allora due saranno nel campo, uno sarà preso e uno lasciato; [41] due macineranno con la mola, una sarà presa e una lasciata.

[42] Vigilate quindi, giacché non sapete in quale giorno il Signore vostro viene. [43] Conoscete comunque questo, cioè: se il padrone di casa sapesse in quale vigilia il ladro viene, allora veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. [44] Per questo anche voi siate pronti, giacché nell’ora che non pensate il Figlio dell’uomo viene. [45] Qual è orbene il servo fedele e saggio che il padrone ha costituito sui suoi domestici per dar loro il cibo a suo tempo? [46] Beato quel servo che il suo padrone, venendo, troverà ad agire così: [47] in verità vi dico che lo costituirà su tutti i suoi averi. [48] Se invece quel servo cattivo dice in cuor suo: “Il mio padrone ritarda”, [49] e inizia a battere i suoi conservi, dunque mangia e beve con gli ubriaconi, [50] verrà il padrone di quel servo in un giorno che non s’aspetta ed in un’ora che non conosce, [51] e lo taglierà in due e lo farà compartecipe della sorte degli ipocriti; là sarà il pianto e lo stridore dei denti».

 

La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

 

Brano seguente: Vangelo secondo Matteo 25

 

 


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