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Vangelo secondo Matteo 20

Vangelo secondo Matteo 20

Mag 20

 

 

Brano precedente: Vangelo secondo Matteo 19

 

[1] «Infatti il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto ad ingaggiare operai per la sua vigna. [2] Accordatosi dunque con gli operai per un denaro al giorno, li mandò alla sua vigna. [3] Uscito anche verso l’ora terza, vide altri che stavano nella piazza inoperosi [4] e disse a quelli: “Recatevi anche voi alla mia vigna e allora vi darò ciò è giusto”. [5] Essi dunque andarono. Uscito [dunque] ancora verso l’ora sesta e la nona, fece lo stesso. [6] Dunque, uscito verso l’undicesima, trovò altri che stavano là e dice loro: “Perché state qui l’intera giornata inoperosi?”. [7] Gli dicono: “Perché nessuno ci ha ingaggiati”. Dice loro: “Recatevi anche voi alla vigna”. [8] Venuta dunque la sera, il signore della vigna dice al suo fattore: “Chiama gli operai e da’ loro la paga iniziando dagli ultimi sino ai primi”. [9] E, venuti quelli dell’undicesima ora, ricevettero un denaro a testa. [10] E, venuti i primi, ritennero che avrebbero ricevuto di più; eppure ricevettero un denaro a testa anch’essi. [11] Ricevendolo, dunque, mormorarono contro il padrone di casa [12] dicendo: “Costoro, gli ultimi, han fatto un’unica ora, e li hai parificati a noi che abbiamo sopportato il gravame della giornata e il caldo”. [13] Egli dunque, in risposta a uno di loro, disse: “Amico, non son ingiusto con te: non ti sei accordato con me per un denaro? [14] Prendi il tuo e vai. Desidero però dare a quest’ultimo quanto do a te; [15] [forse] non mi è lecito fare ciò che voglio delle cose che son in mio possesso? O il tuo occhio è malvagio perché io sono buono?”. [16] Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi».

[17] E Gesù, salendo a Gerusalemme, prese i dodici [discepoli] in disparte e, nel viaggio, disse loro: [18] «Ecco, saliamo a Gerusalemme, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi, e lo condanneranno a morte [19] e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso, e al terzo giorno risusciterà».

[20] Allora s’accostò a lui la madre dei figli di Zebedeo, con i suoi figli, per prostrarsi e domandargli qualcosa. [21] Egli dunque le disse: «Che vuoi?». Gli dice: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra nel tuo regno». [22] In risposta, dunque, Gesù le disse: «Non sapete che cosa domandate. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Possiamo». [23] Dice loro: «Il mio calice, sì, lo berrete; invece non è mia prerogativa concedere di sedere alla mia destra o alla sinistra, ma sarà dato a quelli per i quali è stato preparato dal Padre mio».

[24] E, udito ciò, i dieci s’indignarono contro i due fratelli. [25] Gesù dunque, chiamatili a sé, disse: «Sapete che i principi delle nazioni le signoreggiano e i grandi esercitano il potere su di esse. [26] Non sarà così tra voi, ma chiunque tra voi voglia divenire grande sarà vostro servitore, [27] e chiunque tra voi voglia essere primo sarà vostro servo, [28] come il Figlio dell’uomo non è venuto per esser servito ma per servire e dare la sua psukhē in riscatto di molti».

[29] E, quando essi uscivano da Gerico, li seguì una folla numerosa. [30] Ed ecco, due ciechi seduti lungo la via, udito che Gesù passava, gridarono dicendo: «Abbi pietà di noi, [Signore,] Figlio di Davide». [31] La folla dunque li rimproverò affinché si zittissero; quelli invece gridarono maggiormente dicendo: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide». [32] E, sostando, Gesù li chiamò e disse: «Che volete che faccia per voi?». [33] Gli dicono: «Signore, che si aprano i nostri occhi». [34] Dunque, commosso, Gesù toccò i loro occhi, e subito ci rividero e lo seguirono.
La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

 

Brano seguente: Vangelo secondo Giovanni 21

 

 


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