Vangelo secondo Matteo 10
Vangelo secondo Matteo 10
Mar 29
Articolo precedente: Vangelo secondo Matteo 9
[1] E, chiamati a sé i dodici suoi discepoli, diede loro potestà di espellere gli spiriti impuri e curare ogni malattia ed ogni debilitazione.
[2] I nomi dei dodici apostoli sono dunque questi: per primo Simone detto Pietro ed Andrea suo fratello, poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, [3] Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, [4] Simone lo zelota e Giuda l’Iscariota, quello che poi lo tradì.
[5] Questi i dodici che Gesù mandò, ammonendoli con queste parole: «Non recatevi nelle vie dei pagani e non entrate in una città di Samaritani; [6] meglio invece che vi portiate presso le pecore perdute della casa d’Israele. [7] Nel portarvi dunque annunciate dicendo ciò: “È vicino il regno dei cieli”. [8] Curate infermi, risuscitate morti, purificate lebbrosi, espellete demoni; gratuitamente riceveste, gratuitamente date. [9] Non acquisitevi oro né argento né rame per le vostre cinture, [10] né sacca da viaggio né due tuniche né calzature né bastone: è degno infatti l’operaio del suo nutrimento. [11] In qualunque città o contrada sarete entrati, informatevi su chi in essa è degno; e lì rimanete sin quando ve ne andrete. [12] Entrando dunque nella casa, salutatela; [13] e se la casa è degna, vada la vostra pace su di essa; se invece non è degna, la vostra pace ritorni a voi. [14] E se qualcuno non vi accoglie né ascolta le vostre parole, uscendo all’esterno della casa o di quella città scuotete la polvere dai vostri piedi. [15] In verità vi dico, la sorte sarà più sopportabile per la terra di Sodoma e Gomorra che non per questa città.
[16] Ecco, io vi mando come pecore in mezzo a lupi: fatevi quindi prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
[17] Abbiate quindi cautela verso gli uomini: vi daranno infatti in mano a tribunali e nelle loro sinagoghe vi flagelleranno; [18] ed inoltre sarete condotti davanti a governanti e re a causa mia, perché rendiate testimonianza a loro ed ai pagani. [19] Quando dunque vi daranno in mano a loro, non preoccupatevi di come parlerete o di che parole direte: vi sarà infatti dato in quell’ora quali parole direte: [20] non siete infatti voi quelli che parlano, ma lo Spirito del Padre vostro, il quale parla in voi.
[21] Dunque, il fratello darà il fratello a morte, ed il padre il figlio, ed i figli contrasteranno i genitori e li uccideranno. [22] E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; colui che però rimarrà perseverante sino al termine si salverà.
[23] Quando dunque vi perseguiteranno in questa città, fuggite nell’altra: in verità infatti vi dico, non terminerete le città d’Israele prima che sia venuto il Figlio dell’uomo.
[24] Non c’è discepolo al di sopra del maestro né servo al di sopra del suo padrone. [25] Basta al discepolo divenire come il suo maestro ed al servo come il so padrone. Se il padrone di casa è chiamato Beelzebùl, quanto più i suoi familiari!
[26] Quindi non abbiate paura di loro: non c’è infatti alcunché di coperto che non sarà scoperto né di nascosto che non sarà conosciuto. [27] Ciò di cui vi parlo nell’oscurità, ditelo nella luce, e ciò che udite all’orecchio, annunciatelo sui tetti. [28] E non siate spaventati da coloro che uccidono il corpo, mentre non possono uccidere l’anima; abbiate invece paura di più di colui che può far perire sia l’anima sia il corpo nella geenna. [29] Due passeri non si vendono per un asse? Eppure uno solo di essi non cadrà in terra senza il volere del Padre vostro. [30] Pure i capelli del vostro capo sono tutti contati. [31] Quindi non abbiate paura: voi differite per valore da molti passeri.
[32] Chiunque quindi mi riconoscerà di fronte agli uomini, riconoscerò anch’io lui di fronte al Padre mio che è nei cieli. [33] Chiunque invece mi rinnegherà di fronte agli uomini, rinnegherò anch’io lui di fronte al Padre mio che è nei cieli.
[34] Non pensate che sia venuto a mettere pace sulla terra: non son venuto a mettere pace, ma spada. [35] Son venuto infatti a dividere l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera [36] e i nemici dell’uomo saranno quelli di casa sua.
[37] Colui che ama padre o madre al di sopra di me non è degno di me, e colui che ama figlio o figlia al si sopra di me non è degno di me; [38] e chi non prende la sua croce e sì incammina dietro a me, non è degno di me. [39] Colui che avrà trovato la sua vita la perderà, e chi avrà perduto la sua vita a causa mia la troverà.
[40] Colui che accoglie voi accoglie me, e colui che accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. [41] Colui che accoglie un profeta nel nome di profeta riceverà la ricompensa di un profeta, e colui che accoglie un giusto nel nome di giusto, riceverà la ricompensa di un giusto. [42] E chi avrà dato da bere un solo bicchiere d’acqua fresca a uno solo di questi piccoli nel nome di discepolo, in verità vi dico, non perderà la sua ricompensa».
La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.