Vangelo secondo Giovanni 14
Vangelo secondo Giovanni 14
Dic 07Brano precedente: Vangelo secondo Giovanni 13
[1] «Non si turbi il vostro cuore: abbiate fede in Dio ed abbiate fede in me. [2] Nella casa del Padre mio ci sono molte magioni; se no, vi avrei forse detto che mi ci porto a prepararvi un posto? [3] E quando mi ci sarò portato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò presso di me, affinché dove sono io anche voi siate. [4] E per dove [io] mi reco sapete la via».
[5] Gli dice Tommaso: «Signore, non sappiamo dove ti rechi; come possiamo sapere la via?». [6] Gli dice Gesù: «Io sono la via e la verità e la vita: nessuno va al Padre se non mediante me. [7] Se avete conosciuto me, anche il Padre mio conoscerete, e sin da adesso lo conoscete e l’avete veduto».
[8] Gli dice Filippo: «Signore, indicaci il Padre, e ci basta». [9] Gli dice Gesù: «Così tanto tempo sono con voi e non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me ha veduto il Padre; come mai tu dici: “Indicaci il Padre”? [10] Non hai fede in ciò: che io son nel Padre ed il Padre è in me? Le parole che io vi dico non le pronuncio da me stesso, invece il Padre che rimane in me fa le sue opere. [11] Abbiate fede in me su ciò: io nel Padre ed il Padre in me; se no, abbiate fede per le opere stesse.
[12] In verità, in verità vi dico: colui che ha fede in me, anch’egli farà le opere che io faccio e ne farà di maggiori di queste, giacché io mi porto presso il Padre; [13] e ciò che domanderete nel nome mio lo farò, affinché sia glorificato il Padre nel Figlio. [14] Se mi domanderete qualcosa nel nome mio, io lo farò.
[15] Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; [16] e io chiederò al Padre ed egli vi darà un altro Paraclito, affinché sia con voi per l’eternità, [17] lo Spirito della verità, che il mondo non può accogliere, giacché non lo contempla né lo conosce; voi lo conoscete, giacché rimane da voi e sarà in voi. [18] Non vi abbandonerò orfani, torno da voi. [19] Ancora un po’ ed il mondo non mi contempla più, voi invece mi contemplate, giacché io vivo e voi vivrete. [20] In quel giorno voi riconoscerete ciò: io nel Padre mio e voi in me e io in voi. [21] Colui che ha i miei comandamenti e li osserva, è lui che mi ama; colui che dunque ama me sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e manifesterò a lui me stesso».
[22] Gli dice Giuda, non l’Iscariota: «Signore, [ebbene] che è avvenuto perché stia per manifestare te stesso a noi e non al mondo?». [23] Rispose Gesù e gli disse: «Se qualcuno mi ama, osserverà il mio logos, ed il Padre mio lo amerà ed andremo presso di lui e faremo magione presso di lui. [24] Colui che non mi ama non osserva i miei logoi; ed il logos che udite non è mio ma del Padre che mi ha mandato.
[25] Ho pronunciato queste parole rimanendo presso di voi; [26] però il Paraclito, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutte le parole che vi ho detto [io].
[27] Vi lascio la pace, vi do la mia pace; non come il mondo dà io do a voi. Non si turbi il vostro cuore né si sgomenti. [28] Avete udito che io vi ho detto: “Me ne vado e torno da voi”. Se mi amaste, allora godreste che mi porti presso il Padre, giacché il Padre è maggiore di me. [29] E ve l’ho detto adesso, prima che avvenga, affinché, quando avverrà, abbiate fede. [30] Non parlerò ancora molto con voi, viene infatti il principe del mondo; ed in me non ha nulla, [31] ma affinché il mondo conosca che amo il Padre e, come mi ha ingiunto il Padre, così faccio. Alzatevi, partiamo da qui».
La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.