Temi e protagonisti della filosofia

Diogene Laerzio su Anacarsi (I, 101-105)

Diogene Laerzio su Anacarsi (I, 101-105)

Gen 02

Brano precedente: Diogene Laerzio su Periandro (I, 94-199) 101 Anacarsi lo scita era figlio di Gnuro e fratello di Caduida re degli Sciti, mentre la madre era ellena; per questo era anche bilingue. Costui poetò ottocento versi evocanti i costumi presenti tra gli Sciti e quelli presenti tra gli Elleni, in riferimento alla schiettezza della vita e concernenti la guerra. Ha eziandio...

Diogene Laerzio su Misone (I, 106-108)

Diogene Laerzio su Misone (I, 106-108)

Dic 26

Brano precedente: Diogene Laerzio su Anacarsi (I, 101-105) 106 Misone di Strimone, come professa Sosicrate, rifacendosi per questo a Ermippo, della gente di Chene, un villaggio da qualche parte nell’Eta o in Laconia, è contato tra i Sette. Professano anche che il padre di costui era un tiranno. Qualcuno propone inoltre la leggenda che, giacché Anacarsi evocò l’oracolo per sapere se...

Diogene Laerzio su Anassarco (IX, 58-60)

Diogene Laerzio su Anassarco (IX, 58-60)

Ott 03

Brano precedente: Diogene Laerzio su Diogene di Apollonia (IX, 57) 58 Anassarco era abderita. Costui udì le lezioni di Diogene lo smirneo; quest’ultimo, a sua volta, aveva udito quelle di Metrodoro il chioto, il quale diceva di non sapere neanche questo: di non sapere nulla. Metrodoro, infine, avrebbe ascoltato Nessa il chioto; altri, comunque, affermano che ascoltò Democrito. Questo...

Plotino, Enneade I 4 [46: Sulla felicità], 15

Plotino, Enneade I 4 [46: Sulla felicità], 15

Mag 07

    Brano precedente: Plotino, Enneade I 4 [46: Sulla felicità], 14   15. Ma se vi fossero due saggi, e se per l’uno fossero presenti tutti quanti i vantaggi che son giudicati conformi a natura, mentre per l’altro i contrari, professeremo che per essi è presente pari felicità? Lo professeremo, se per davvero son saggi alla pari. Se dunque uno dei due è bello nel corpo e...

Plotino, Enneade I 4 [46: Sulla felicità], 11

Plotino, Enneade I 4 [46: Sulla felicità], 11

Apr 19

    Brano precedente: Plotino, Enneade I 4 [46: Sulla felicità], 10   11. Se dunque alcuni [gli stoici] giudicassero che un uomo tale neppure vive, professeremo ch’egli vive, mentre per essi latita la felicità di tale uomo, così come il suo vivere. Se dunque non si fidassero, domanderemo loro d’ipotizzare quello vivente e saggio, |5| per ricercare in questo modo se è...