Temi e protagonisti della filosofia

Nel cuore del metodo galileiano c’è la poesia dell’Ariosto

Nel cuore del metodo galileiano c’è la poesia dell’Ariosto

Dic 06

    Oggi pubblichiamo il primo articolo di Massimo Mandelli. Massimo, da sempre dedito agli studi filosofici, inizia la sua collaborazione esaminando l’influenza, non solo letteraria, ma anche metodologica e concettuale, di Ariosto su Galilei. Ringraziandolo per il contributo, gli diamo il benvenuto tra i collaboratori del blog.   È risaputo che Galileo Galilei ebbe una...

Arriano, Manuale di Epitteto (10)

Arriano, Manuale di Epitteto (10)

Mar 05

Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (9)   42. Quando qualcuno ti fa del male o parla male di te, rammenta ciò: che fa o parla credendo di compiere il suo dovere. Non è possibile quindi che egli accompagni quel che appare a te, ma quel che appare a lui stesso, sicché, se gli appare in modo sbagliato, è colui che s’inganna che è pure danneggiato: ed ecco, se qualcuno presume...

Arriano, Manuale di Epitteto (4)

Arriano, Manuale di Epitteto (4)

Gen 29

Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (3)     15. Rammenta che tu devi comportarti come in un convito. Girando una portata viene offerta a te: stendi la mano prendendone acconciamente. Sorpassa: non trattenerla. Ancora non arriva: non buttarti proiettando l’appetito, ma permani fermo sin quando venga a te; così relativamente ai figli, così relativamente alla moglie, così...

Arriano, Manuale di Epitteto (2)

Arriano, Manuale di Epitteto (2)

Gen 18

Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (1)   3. Nelle occorrenze di ciscuno degli enti che ispirano o presentano un’utilità o garbano, rammenta di ragionare sulla sua qualità, iniziando dai più piccoli: se ti garba una pentola, ragiona su ciò: «mi garba una pentola». Ecco, una volta che essa si sarà infranta, non ti turberai; se baci il tuo bambino o tua moglie, ragiona su...

Arriano, Manuale di Epitteto (1)

Arriano, Manuale di Epitteto (1)

Gen 15

1. Tra gli essenti, gl’uni son obbedienti a noi, gl’altri non obbedienti a noi. Son obbedienti a noi: presa di posizione, impulso, desiderio, avversione e, in una parola, quanti son nostre funzioni; non son obbedienti a noi, invece, il corpo, il patrimonio, la reputazione, le cariche e, in una parola, quanti non son nostre funzioni. [2] E, mentre quelli obbedienti a noi sono per natura...