Temi e protagonisti della filosofia

Diogene Laerzio su Democrito (prima parte: IX, 34-40)

Diogene Laerzio su Democrito (prima parte: IX, 34-40)

Set 25

Brano precedente: Diogene Laerzio su Leucippo (IX, 30-33) 34 Democrito, nato da Egesistrato – ma per alcuni nacque da Atenocrito e per altri da Damasippo – era abderita o, osservano taluni, milesio. Costui ascoltò le dissertazioni di alcuni Magi e Caldei, che il re Serse aveva lasciato a suo padre come istitutori quando fu ospitato da quest’ultimo, come narra anche Erodoto;...

Plutarco, Studi omerici

Plutarco, Studi omerici

Lug 03

[Gell. 4,11] Anche Plutarco, uomo la cui autorità pesa in varie discipline, nel primo dei libri che compose su Omero, scrisse che il filosofo Aristotele aveva ascritto posizioni identiche a queste ai Pitagorici, cioè che non si astenevano dal mangiare animali, sebbene mangiassero comunque poca carne. Ho trascritto verbatim qui sotto le parole stesse di Plutarco, giacché questa realtà è...

Diogene Laerzio su Filolao (VIII, 84-85)

Diogene Laerzio su Filolao (VIII, 84-85)

Nov 14

Filolao crotoniate, pitagorico. Platone scrive a Dione di comprare da costui i libri pitagorici. Morì condannato come facinoroso coll’obiettivo della tirannide. Vi sono anche nostri versi indirizzati a costui: Giudico tutti quanti vittime del sospetto in sommo grado; dacché, anche se non commetti male, ma s’offre il destro a questa lettura, hai finito. In questo modo anche Crotone...

Diogene Laerzio su Archita (VIII, 79-83)

Diogene Laerzio su Archita (VIII, 79-83)

Nov 07

    79 Archita di Mnesagora o, secondo Aristosseno, di Estieo, tarantino; anche questi era pitagorico. Questi è colui che salvò Platone mediante un’epistola quando stava per essere ucciso da Dionisio. Fu ammirato, dunque, dai più in quanto ottimo in ogni virtù; tant’è che sette volte fu stratego dei suoi cittadini, mentre gli altri non furono strateghi per più d’un...

Damone e Finzia

Damone e Finzia

Ago 22

    Diod., X, 4, 3: Quando Dionisio era tiranno, tal Finzia Pitagorico, che aveva voluto uccidere il tiranno, dovendo dunque scontare la condanna, chiese a Dionisio del tempo per questo: disporre prima come voleva delle cose sue private; professò dunque che avrebbe dato come garante della sua morte uno dei suoi amici. Meravigliandosi dunque il dinasta che potesse esservi questo tale...