Temi e protagonisti della filosofia

Plotino, Enneade V 9 [5: Sull’intelletto e le idee e l’essente], 5

Plotino, Enneade V 9 [5: Sull’intelletto e le idee e l’essente], 5

Lug 05

    Brano precedente: Plotino, Enneade V 9 [5: Sull’intelletto e le idee e l’essente], 4   5. Occorre dunque assumere l’intelletto, se per davvero osserviamo il vero significato di questo nome, non quello in potenza né quello passato dall’insipienza all’intelligenza ‒ sennò ne ricercheremo ancora un altro prima di esso ‒, tutt’altro: quello...

Plotino, Enneade V 6 [24: Sul fatto che quel ch’è al di là dell’essente non pensa e che cos’è il primariamente pensante e che cosa il secondariamente], 6

Plotino, Enneade V 6 [24: Sul fatto che quel ch’è al di là dell’essente non pensa e che cos’è il primariamente pensante e che cosa il secondariamente], 6

Giu 14

    Brano precedente: Plotino, Enneade V 6 [24: Sul fatto che quel ch’è al di là dell’essente non pensa e che cos’è il primariamente pensante e che cosa il secondariamente], 5   6. Se dunque questi ragionamenti son argomentati rettamente, allora il bene non adibirà alcuno spazio, qualunque sia, al pensiero; infatti il bene deve essere altro dal...

Plotino, Enneade V 6 [24: Sul fatto che quel ch’è al di là dell’essente non pensa e che cos’è il primariamente pensante e che cosa il secondariamente], 1

Plotino, Enneade V 6 [24: Sul fatto che quel ch’è al di là dell’essente non pensa e che cos’è il primariamente pensante e che cosa il secondariamente], 1

Mag 28

    1. Un conto è pensare un altro, mentre un altro conto è pensare se stesso, il che già fugge meglio l’essere due. Ordunque, quel che s’è detto per primo [il pensiero discorsivo che pensa un altro] vuole anch’esso [fuggire l’essere due], ma lo può meno; presso di sé, ecco sì, ha ciò che guarda, eppure [lo ha] essendo altro [diverso] da quello [da ciò che guarda]....

Plotino, Enneade V 2 [11: Sulla generazione e l’ordine dei successivi al primo], 1

Plotino, Enneade V 2 [11: Sulla generazione e l’ordine dei successivi al primo], 1

Mag 17

  1. L’uno è tutte le cose e nessuna*; è infatti principio di tutte le cose, non tutte le cose, d’altronde tutte le cose son in quel modo: là, ecco, son come scappate; o meglio, non vi sono ancora, ma vi saranno. Come, dunque, emergono dal semplice uno se nell’identico non appare nessun variopinto, non v’è piega qualsivoglia? |5| Ebbene, giacché nulla era in esso, per...

Plotino, Enneade V I [10: Sulle tre ipostasi originarie], 4

Plotino, Enneade V I [10: Sulle tre ipostasi originarie], 4

Nov 09

    Brano precedente: Plotino, Enneade V I [10: Sulle tre ipostasi originarie], 3   4. Si potrebbe vederlo, ordunque, anche esprimendolo in questo modo: se qualcuno ammira questo cosmo sensibile, considerando la magnitudine e la bellezza, l’ordine del movimento eterno, gli dèi in esso, quelli guardabili e pure quelli inapparenti, |5| i demoni, gli animali e tutte le piante, una...