Dai filosofi alla filosofia
Dai filosofi alla filosofia
Dic 10[ad#Ret Big]
Spesso, nei nostri discorsi quotidiani, per comprendere chi sia una certa persona, poniamo una serie di domande correlate. «Chi è?», «Che cosa fa?»; e ancora: «Perché lo fa?», «Come lo fa?». Talvolta, nei casi più raffinati: «Perché lo fa così?». Per esempio: «Chi è quella persona?» – «È Tizio» oppure «lo zio di Caio» – «Che cosa fa?» – «Fa il chirurgo» – «Perché?» – «Perché curare per lui è una missione» oppure «perché gli piace tagliare la gente ma non vuole finire in galera per questo», e così via. Che cosa, perché, come… sono questioni che ci accompagnano con frequenza.
Ricordate La Scuola di Atene raffigurata da Raffaello? L’affresco ritrae una schiera di personaggi intenti in vari compiti. Si tratta di alcuni dei più grandi intellettuali conosciuti all’epoca, impegnati insieme in attività basate su comunicazione, ragionamento e logica. Ora, se qualcuno chiedesse: «Chi rappresentano quei personaggi?», risponderemmo senza esitazione: «Alcuni filosofi». Qualora però l’interlocutore insistesse: «E chi sono i filosofi?», forse il nostro responso non giungerebbe con altrettanta prontezza.
Domandiamoci allora: chi è filosofo? Esistono almeno due modi per rispondere, dipendono da come intendiamo la domanda. Il primo: potremmo dire «Aristotele è filosofo», «Kant è filosofo», oppure «Wittgenstein è filosofo». Tutte risposte accettabili, se intendiamo la domanda in un certo modo. Però potremmo intenderla diversamente, per esempio così: che cosa rende qualcuno (non importa chi) un filosofo? Ossia: che cosa distingue un filosofo da – poniamo – un gelataio, o un elettricista, o un astronauta? È chiaro che questo modo di formulare la domanda richiede un tipo di risposta differente dall’elencazione di nomi propri (Aristotele, Kant, Wittgenstein…) o dal gesto di indicare qualcuno («quel tizio è filosofo»).
In prima approssimazione, potremmo rispondere: filosofo è chi fa filosofia. Suona un po’ come l’affermazione di Forrest Gump: «Stupido è chi lo stupido fa». È giusta, ma non ci dice molto. Eppure questa risposta ha il pregio di avvicinarci all’oggetto della nostra indagine: se i filosofi sono coloro che fanno filosofia, che cos’è la filosofia? (Replicare «La filosofia è ciò che fanno i filosofi» è corretto ma, ormai, non basta più.)
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Eh si, l’apprendimento ostensivo non sembra molto utile 🙂
Bellissimo blog, complimenti!
Almeno in “questo” caso, forse è “così”… 😉
Gioele, grazie per i complimenti!