Porfirio, Contro Boeto Sull’anima (3)
Porfirio, Contro Boeto Sull’anima (3)
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Eusebio, Preparazione evangelica, XIV 10, 3: … giacché i conseguimenti delle intellezioni e della storia stabiliscono in modo non ambiguo che l’anima è immortale; di contro i ragionamenti raccolti da parte dei filosofi in vista di questa dimostrazione sembrano essere facili a rovesciarsi per l’abilità degli eristici di trovare argomenti in tutte le discussioni. Quale ragionamento, infatti, in ambito filosofico non viene contestato da quanti scelgono una dottrina diversa, siccome ad alcuni sembrò meglio scegliere l’epochè del giudizio anche per quanto concerne le dottrine invalse?
Eusebio, Preparazione evangelica, XV 11. 1: Dunque, a colui che ha vocato l’anima entelechia e ha supposto che muova anche se è interamente immobile bisogna domandare da dove provengono gli entusiasmi quando il soggetto vivente nulla assimila di quanto vede e dice e l’anima intuisce non solo il futuro, ma anche quanto non è nell’ambiente e si muove conformandosi a tutto questo, e da dove vengono le decisioni, le speculazioni e i desideri dell’anima osservata come animatrice del sistema del vivente, le quali sono inclinazioni dell’anima e non del corpo.
Eusebio, Preparazione evangelica, XV 11, 2-3: D’altronde, paragonare l’anima alla gravezza o a qualità corporee semplici e immobili, conformemente alle quali il sostrato si muove o è di una qualche qualità, è espressione di colui che ha deviato volontariamente o involontariamente dalla dignità psichica e non ha considerato con nessun riguardo il fatto che per la presenza dell’anima il corpo dell’animale diviene vivente, così come per la presenza del fuoco l’acqua in prossimità diviene calda, ancorché sia in sé stessa fredda, e per il sorgere del sole diviene limpida l’aria, che senza il suo splendore è oscura.
Ma né il calore dell’acqua è il calore del fuoco o il fuoco stesso né la luce nell’aria è la luce connaturale al sole; ordunque, in questo stesso modo neanche l’essere in vita del corpo, che assomiglia alla gravezza e alla qualità pertinente al corpo, è l’anima impiantata nel corpo, disponendo della quale anche il corpo partecipa di un qualche spirito vitale.
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