Porfirio, In merito a Giuliano il caldeo (1)
Porfirio, In merito a Giuliano il caldeo (1)
Mar 25Suda IV 178, 22: In merito a Giuliano il caldeo.
Marino, Vita di Proclo, p. 82, 9-13 Garzya: […] imbattutosi con interesse nei suoi (di Siriano) commentari a Orfeo e nelle miriadi di commentari di Porfirio e di Giamblico agli oracoli e ai contenuti degli scritti dei Caldei […] verso i vertici delle virtù […] ci elevammo.
Basilio Minimo, Scolii alle Orazioni di s. Gregorio 31, 19: Dichiara che alcuni retaggi di argomentazioni estrapolati dalla follia ellenica venissero introdotti nella chiesa e così trasmessi, a partire da quelli più elevati e divini fino a quelli estremamente banali. Molte di queste follie le dice Giuliano il caldeo nei suoi scritti succinti, e anche gli esegeti di costui, Porfirio e Giamblico e Proclo il platonico, dichiararono, non meno follemente, che tutte le cose discendono dalla causa prima gradatamente, conformemente a successione seriale, sino alle finitezze e pervenendo sino alla fine degli essenti, come professano costoro; e sostennero stoltamente che per quanto concerne queste esistenze l’essere atemporalmente e inalteratamente è della stessa essenza delle sostanze divine; e così questi sillogizzatori commisero questi sofismi.
Elia di Creta, Scolii alle Orazioni di s. Gregorio 31, 19: Alcuni degli Elleni ‒ tra questi Proclo il platonico e Porfirio e Giamblico ‒ seguirono il solco del ragionamento di quanti proclamarono che tutte le cose discendono dalla causa prima gradatamente, conformemente a successione ed a diminuzione, dalle essenze stesse e dalle eccellenze fino alle esistenze ultime e finali; concordarono con la loro dottrina.
Articolo seguente: Porfirio, In merito a Giuliano il caldeo (2)