Temi e protagonisti della filosofia

Plotino, Enneade V I [10: Sulle tre ipostasi originarie], 9

Plotino, Enneade V I [10: Sulle tre ipostasi originarie], 9

Dic 11

 

 

Brano precedente: Plotino, Enneade V I [10: Sulle tre ipostasi originarie], 8

 
9. Anassagora, dunque, riferendosi a un intelletto puro e incommisto, anch’egli fa del primo un che di semplice e dell’uno un che di separato; comunque, a causa dell’antichità, ha tralasciato la precisione. E pure nella visione d’Eraclito l’uno è eterno ed intelligibile: infatti i corpi sempre divengono |5| e fluiscono. Per Empedocle, dunque, mentre l’astio divide, l’amicizia è l’uno ‒ e pure lui ritiene questo incorporeo ‒, gli elementi, invece, son posti come materia.

Dopodiché Aristotele ritiene il primo separato [32] ed intelligibile [33], eppure, argomentando ch’esso pensa se stesso [34], daccapo neppure lui qualifica il primo; inoltre, introducendo molti ed altri |10| intelligibili e tanti quante son le sfere in cielo affinché ciascuno muova ciascuna, legge gl’enti nell’ambito degli intelligibili in modo alternativo a Platone, rifacendosi alla ragionevolezza non avente necessità. Si potrebbe comunque contrastare anche la ragionevolezza dell’opzione: è più ragionevole infatti che tutte [le sfere], concorrenti a determinare un unico coordinamento, guardino all’uno ed al primo. |15| Si potrebbe inoltre ricercare se i molti intelligibili siano, per lui, emessi da un uno che è il primo, oppure molti siano i principi nell’ambito degli intelligibili; ebbene, se son emessi da un uno, è chiaro che avranno relazioni analoghe a quelle che hanno le sfere nell’ambito dei sensibili, in cui l’una contiene l’altra, dunque una sola, l’esterna, domina; cosicché anche là il primo conterrebbe [gl’intelligibili] e |20| vi sarà un cosmo intelligibile; e come qui le sfere non son vuote, ma la prima è colma d’astri e pure le altre hanno astri, in questo modo anche là i motori avranno molte cose in se stessi e le realtà più vere saranno là.

Se invece ciascun [intelligibile] è principio, i principi saranno collegati contingentemente; e perché saranno collegati e s’accorderanno tutt’insieme in funzione d’un’unica opera, |25| la sinfonia dell’intero cielo? Come, inoltre, i sensibili in cielo saranno uguali di numero agli intelligibili ed ai motori? Come, inoltre, saranno anche molti anche se, essendo incorporei in questo modo, la materia non li separa?

Cosicché coloro che fra gli antichi si son dal canto loro schierati al meglio con gli insegnamenti di Pitagora, dei suoi successori e pure di Ferecide hanno parteggiato per |30| questa natura [l’uno]; peraltro, mentre gli uni ne elaborarono [gli insegnamenti] proprio nei propri trattati, gli altri li indicarono non in trattati bensì in conferenze che non son state trascritte o li rigettarono interamente.

 

Note

[32] Aristotele, L’anima, Γ 5, 430 a 17.

[33] Aristotele, Metafisica, Λ 7, 1072 a 26.

[34] Aristotele, Metafisica, Λ 7, 1072 b 19-20.

 
La traduzione dal greco si basa sull’editio minor Henry-Schwyzer: Plotini Opera, ediderunt P. Henry et H.-R. Schwyzer, 3 voll., Clarendon Press, Oxford 1964-82.

 

Brano seguente: Plotino, Enneade V I [10: Sulle tre ipostasi originarie], 10

 

 


Ti è piaciuto il post? Dona a Filosofia Blog!

Cliccando sul pulsante qui sotto puoi donare a Filosofia Blog una piccola cifra, anche solo 2 euro, pagando in modo sicuro e senza commissioni. Così facendo contribuirai a mantenere i costi vivi di Filosofia Blog. Il servizio di donazioni si appoggia sul circuito il più diffuso e sicuro metodo di pagamento online, usato da più di 150 milioni di persone. Per poter effettuare la donazione non è necessario avere un account Paypal, basta avere una qualsiasi carta di credito o Postepay. Grazie!

Leave a Reply