Plotino, Enneade V 7 [18: Su questo: se vi siano idee anche dei singolari], 2
Plotino, Enneade V 7 [18: Su questo: se vi siano idee anche dei singolari], 2
Ago 23
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2. Ma se le mescolanze delle forme razionali di maschio e femmina producono differenti [figli], non vi sarà più una qualche forma razionale determinata di ciascun generato; dunque ciascuno dei due generanti, come il maschio, non produrrà conformemente a forme razionali differenti, bensì conformemente a una sola, la sua o |5| quella di suo padre. Comunque nulla vieta che [generino] anche conformemente a forme razionali differenti, per il fatto che essi hanno tutte [le forme razionali], tuttavia quelle disponibili son sempre altre [diverse].
E quando dagli stessi genitori escono [figli] differenti? Be’, è occasionato dalla non eguale prevalenza [dei genitori]. Il che, d’altronde, non [vuol dire], anche se in apparenza risulta questo, che questo dipiù competa a volte al maschio, a volte invece |10| alla femmina, o che ciascuno dei due abbia dato con eguale merito, bensì che [ciascuno dei due] ha dato [la propria forma razionale] intera e [questa] è insita [nel figlio] e prevale comunque sulla materia una parte di ciascuno dei due od uno dei due.
E quelli in un’altra [una diversa] grazia come differiscono? Forse dunque la materia [fa] la differenza, vinta dissimilmente? Tutti allora, separati dall’uno, sarebbero contro natura. Tuttavia, se la differenza è |15| un bello plurale, l’eidos [forma] non è uno. Ma solo al brutto va dato quel [che è fatto esistere] dalla materia, giacché là [in ciò che è fatto esistere dalla materia] si son occultate le forme razionali perfette, salvo che son state date intere.
Siano differenti le forme razionali; d’altra parte che bisogno c’è che siano tante quanti son i nati in un unico periodo [ciclo], se è possibile che esseri differenti all’esterno si manifestino, essendo date le medesime [forme razionali]? |20| Beh, s’è già concesso [che esseri differenti all’esterno si manifestino], una volta che [le forme razionali] siano date integralmente; si ricerca invece se [si producano individui diversi] quando le stesse comandano. Forse dunque [sono necessarie forme diverse per individui diversi] giacché il totalmente identico era nel periodo altro [ciclo diverso], mentre in questo nulla è totalmente identico?
La traduzione dal greco è condotta sul testo dell’editio minor Henry-Schwyzer:
Plotini Opera, ediderunt P. Henry et H.-R. Schwyzer, 3 voll., Clarendon Press, Oxford 1964-82.
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