Pitagorizzazione delle dottrine non scritte di Platone testimoniata da Sesto Empirico (7)
Pitagorizzazione delle dottrine non scritte di Platone testimoniata da Sesto Empirico (7)
Ago 05Sesto Empirico, Contro i matematici, X (Contro i fisici, 2) 276-277 (ed. E. Bekker, Berlin 1842)
[276] Ricapitolarono così: principi per eccellenza di tutti gli enti sono l’unità e la dualità indefinita [anekupsan ara archai pantōn kata to anōtatō hē te prōtē monas kai hē aoristos duas].
E da essi dicono che si generano l’uno che è tra i numeri e la dualità che pure è tra di essi: dalla prima unità l’uno, dall’unità e dalla dualità indefinita, invece, i due [ex hōn gignesthai phasi to t’ en tois arithmois hen kai tēn epi toutois palin duada, apo men tēs prōtēs monados to hen, apo de tēs monados kai tēs aoristou duados ta duo]. Infatti, due volte uno fa due [dis gar to hen duo], e, non sussistendo ancora il due tra i numeri, neppure il due volte era tra essi, ma fu preso dalla dualità indefinita [mēpō hupokeimenou en tois arithmois tou duo, oude to dis ēn en toutois, all’ elēphthē ek tēs aoristou duados], e così da essa e dall’unità si generò la dualità che è tra i numeri [houtōs ek tautēs te kai tēs monados egeneto hē en tois arithmois duas]. [277] In base a ciò, dunque, anche i restanti numeri furono determinati da questi principi: mentre l’uno delimita sempre, la dualità indefinita genera due ed estende i numeri a pluralità infinita [kata tauta de kai hoi loipoi arithmoi ek toutōn apetelesthēsan, tou men henos aei peratountos, tēs de aoristou duados duo gennōsēs kai eis apeiron plēthos tous arithmous ekteinousēs].
Perciò dicono che, tra questi principi, l’unità ha la delega di causa agente e la dualità invece quella di materia paziente [hothen phasin en tais archais tautais ton men tou drōntos aitiou logon epechein tēn monada, ton de tēs paschousēs hulēs tēn duada]; e, al modo in cui determinarono a partire da questi principi i numeri sottostanti, così costituirono il cosmo e tutti gli enti che sono nel cosmo [hon tropon tous ex autōn hupostantas arithmous apetelesan, houtō kai ton kosmon kai panta ta en kosmō(i) sunestēsanto].