Pitagorizzazione delle dottrine non scritte di Platone testimoniata da Sesto Empirico (1)
Pitagorizzazione delle dottrine non scritte di Platone testimoniata da Sesto Empirico (1)
Lug 08Sesto Empirico, Contro i matematici, X (Contro i fisici, 2) 248-250 (ed. E. Bekker, Berlin 1842).
[248] […] Riteniamo opportuno, dopo aver terminato la ricerca [zētēsin] sul tempo, discutere [ton… diathesthai logon] anche sul [peri] numero, soprattutto perché i più scientifici tra i fisici attribuirono ai numeri una così grande potenza da stimarli principi ed elementi dell’intero universo [hoi epistēmonestatoi tōn phusikōn houtō megalēn dunamin tois arithmois apeneiman, hōste archas kai stoicheia tōn holōn toutous nomizein]. Costoro, dunque, sono i seguaci di [hoi peri ton] Pitagora di Samo.
[249] Dicono, ecco, che coloro che filosofano genuinamente [tous philosophountas gnēsiōs] assomigliano [eoikenai] a coloro che lavorano sul linguaggio [tois peri logon ponoumenois]. Come, infatti, costoro si occupano prima delle parole (infatti, il linguaggio è costituito di parole), ma, poiché le parole sono costituite di sillabe, esaminano prima ancora le sillabe, e, poiché dalle sillabe analizzate si ricavano gli elementi della voce espressa in lettere, ancor prima investigano su di loro, [250] così [hōs gar houtoi prōton tas lexeis exetazousin (ek lexeōn gar ho logos), kai epei ek sullabōn hai lexeis, prōton skeptontai tas sullabas, kai epei ek sullabōn ta stoicheia tēs engrammatou phonēs analuoumenōn, peri ekeinōn prōton ereunōsin, [250] houtō], dicono i seguaci di Pitagora, devono fare [dein] gli ontologi che investigano sugli enti naturali nella loro totalità: esaminare in primis a quale analisi porti il tutto [tous ontōs phusikous, ta peri tou pantos ereinōntas, en prōtois exetazein, eis tina to pan lambanei tēn analusin].