Frammenti degli Oracoli caldaici (8)
Frammenti degli Oracoli caldaici (8)
Feb 05[ad#Ret Big]
Della Parca fatal l’ala impudente
fuggon ed in dio posano recando
fiaccole fulve in culmin, discendenti
dal padre, dalle quali, discendendo,
l’anima coglie il fiore, nutritivo
per l’anima, degl’ignei dentro frutti.
… il peana cantare
Tienti in silenzio, iniziato.
Il sacerdote stesso, in primis, l’opre
dell’igne governando, d’onda gelida
di gravisono salso mar s’asperga.
E non tender al cosmo luce odiante,
avido di materia, ove sono
efferatezza e strage e fonte di
soffi angosciosi e morbi disseccati
e putredini e opere scorrenti:
queste cose bisogna fugga chi
intende amar del padre l’intuizion.
Ecco, bisogna che non guardi quelli
prima che il corpo sia reso perfetto:
infernali molesti spudorati
cani son, ecco, e l’anime distolgono
seducendole sempre dai rituali
Dio a causa di null’altro distoglie
l’uomo, e con la potenza viva sua
lo immette su dei cammini novelli.
… angel, vivo in potenza, a giorno illumina
… nel luogo degli angeli
… l’intuizione intellettuale
ardente per il fuoco…
Per l’uomo tardo rapidi i beati giungon.
Scioglimento del dio è un mortal che
annuisce a queste cose.
… agli spettri adocchiabili per causa
vostra sono attaccati corpi…
la natura corporea sulla quale
siete stati innestati…
… s’imprima l’inimpresso
… forma di luce intuire dispiegata
NOTA: Per un’agile ma profonda interpretazione si rimanda all’edizione curata da Angelo Tonelli (Rizzoli, Milano, 1995). La presente traduzione è condotta sul testo greco e sull’ordine dei frammenti stabiliti da questo studioso.