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Alcinoo, Didascalico [Insegnamento delle dottrine di Platone], VIII

Alcinoo, Didascalico [Insegnamento delle dottrine di Platone], VIII

Gen 13

 

 

Brano precedente: Alcinoo, Didascalico [Insegnamento delle dottrine di Platone], VII

 

1. Dopo queste dottrine, dunque, conseguentemente parliamo dei principi e delle dottrine teologiche, iniziando dall’alto dai principi primi e da essi discendendo ed ispezionare la genesi del cosmo, terminando, dunque, con la genesi e la natura degli uomini.

2. E per prima cosa, ecco, parliamo della materia. La denomina, orbene, ammasso impressionabile e ricettacolo di tutto e nutrice e madre e spazio e sostrato cui ci si può adattare con insensibilità e che si può cogliere con un ragionamento bastardo; ha, dunque, tale proprietà, di supportare ogni genesi avendo per ufficio la funzione di nutrice nell’offrire spazio ad esse genesi e nel ricoverare tutte le idee, mentre in sé e per sé sussiste amorfa e senza qualità e senza specie, improntata invece da tali idee e stampata come un ammasso impressionabile e configurata da queste, non avendo alcuna figura propria né qualità. Infatti, non diverrebbe qualcosa di ben strutturato conformemente a svariati stampaggi e forme, se essa non sussistesse in sé senza qualità e senza partecipazione di quelle idee che essa deve recepire: vediamo, dunque, anche coloro che allestiscono gli unguenti odorosi estratti da olio [p. 163 H.] utilizzare quello più inodore, e coloro che vogliono fabbricare le forme di cera ed argilla levigare questi materiali e, per quanto è ammissibile, prepararli inconfigurati.

3. Conviene dunque che la materia, come ricettacolo di tutto, se deve in toto ricevere le idee, non abbia nulla della natura di esse, ma sia senza qualità e senza specie per la recezione delle idee; essendo dunque cotale, non può essere né corpo né incorporea, essendo invece corpo in potenza, come udiamo che anche il bronzo è in potenza una statua, perché, ricevuta la specie, sarà una statua.

 

La traduzione dal greco è condotta sul testo della seguente edizione: Alcinoos. Enseignement des doctrines de Platon, texte introduit, établi et commenté par John Whitakker, traduit par Pierre Louis, Les Belles Lettres («Collection des Universités de France ‒ Association Guillaume Budé»), Paris 1990, 2002 (deuxieème tirage).
Traduzioni italiane:
Giuseppe Invernizzi, Il Didaskalikos di Albino e il medioplatonismo. Saggio di interpretazione storico-filosofica con introduzione e commento del Didaskalikos, 2 voll., Edizioni Abete, Roma 1976;
Medioplatonici. Opere, frammenti, testimonianze, Introduzione, traduzione, note e apparati di commento a cura di Emmanuele Vimercati, Bompiani, Milano 2015, pp. 585-709.

 

Brano seguente: Alcinoo, Didascalico [Insegnamento delle dottrine di Platone], IX

 

 


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