Kuhn e i paradigmi metafisici
Kuhn e i paradigmi metafisici
Mag 11[ad#Ret Big]
In questo post parliamo di Thomas S. Kuhn, autore di uno dei testi che hanno maggiormente influenzato il pensiero scientifico contemporaneo, la Struttura delle Rivoluzioni Scientifiche.
In questo libro Kuhn introduce il concetto di paradigma, che può essere definito, secondo M. Masterman, in tre differenti accezioni:
- paradigma sociologico, che è un risultato scientifico universalmente riconosciuto;
- paradigmi artefatti, da considerarsi manuali, strumenti, analogie che si usano nella scienza;
- paradigmi metafisici.
Cerchiamo quindi di capire che cosa sono i paradigmi metafisici e qual’è stata per Kuhn la funzione della metafisica nello sviluppo della scienza: ma prima cerchiamo di capire che fine ha fatto la metafisica ricapitolando un pò il filo conduttore dei post precedenti.
Metafisica e scienza tra senso, verificabilità e falsificabilità
Introducendo le origini, alcune teorie e problemi fondamentali della filosofia analitica e della filosofia del linguaggio e di alcuni dei suoi protagonisti della prima fase (Frege, Wittgenstein), abbiamo cercato di indagare il rapporto tra la filosofia analitica e la metafisica, in un iter che ci ha portato a vedere come il principio di verificazione, che delimitava le proposizioni della metafisica a non senso, sia a sua volta metafisico e autocontraddittorio. Non solo: la stessa metafisica del Tractatus Logico-Philosophicus, si rivela insensata, nella sua pretesa di varcare i limite del dicibile.
Più che una crociata contro la metafisica, il proposito di questi filosofi era delimitare gli asserti scientifici tramite la loro verificabilità nell’esperienza. Il fallimento di questo tentativo apre le porte a una concezione di scienza basata sulla falsificabilità, in cui la metafisica non è più insensata, cadendo l’equivalenza tra senso e verificabilità empirica.
Kuhn e il ruolo dei paradigmi metafisici
Kuhn, con il suo concetto di paradigma metafisico, rivaluta il ruolo della metafisica, non come scienza, ma come fattore determinante nella nascita delle teorie scientifiche, rilevando come regolarmente nella storia della scienza gli assunti metafisici stiano alla base delle scoperte scientifiche. In questo modo le teorie metafisiche contribuiscono a formare le convinzioni di una comunità scientifica in un certo momento, che se ne serve per arrivare a una credenza scientifica accettabile con l’intervento di “osservazione e esperimento”.
Il paradigma metafisico assolve così la funzione di informare lo scienziato su quali entità ci siano in natura e come agiscano, fornisce cioè un modello, una teoria e una metodologia, che è compito dello scienziato controllare.
Kuhn fa un esempio concreto portando gli scritti scientifici di Descartes, che diedero ai fisici dell’epoca un paradigma metafisico, un insieme di teoria e metodologia. Infatti,
- la teoria dell’universo composto di corpuscoli microscopici informa lo scienziato su quali entità ci siano;
- il fatto che secondo Decartes i fenomeni naturali possono essere spiegati indagando su forma, dimensione, moto e interazione dei corpuscoli dà allo scienziato una metodologia, un modo cioè di determinare le caratteristiche delle leggi scientifiche.
La metafisica, secondo Kuhn, fornisce quindi dei paradigmi che che dicono agli scienziati:
- di cosa è fatto il mondo;
- che cosa c’è nel mondo;
- come si comportano gli elementi del mondo;
E quindi cosa cercare e quali problemi risolvere. Ecco allora che se la rivoluzione scientifica si configura in Kuhn come un cambio di paradigma, la metafisica, con il suo paradigma, può contribuire di volta in volta al progresso della scienza.
Si è molto interessante come Kuhn dimostri che i paradigmi sono “essenziali”, cioè come nei fatti, senza un “sistema” entro cui inserire i dati, non ci sia storicamente mai stato un progresso delle scienze fattuali.
sì Gioele, il discorso potrebbe essere visto parallello al tema della teoreticità dell’osservazione: come dietro a una scoperta scientifica c’è un sistema, così dietro al’osservazione scientifica c’è una teoria…