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Vangelo secondo Matteo 19

Vangelo secondo Matteo 19

Mag 13

 

 

Brano precedente: Vangelo secondo Matteo 18

 

[1] Ed avvenne che, quando Gesù ebbe terminato questi logoi, partì dalla Galilea ed andò nei territori della Giudea oltre il Giordano. [2] E lo seguirono molte folle, e li guarì lì.

[3] E gli s’accostarono dei farisei per metterlo alla prova dicendo: «È forse lecito per un uomo ripudiare la propria moglie per un motivo qualsiasi?». [4] Egli dunque in risposta disse: «Non avete letto che il Creatore da principio

maschio e femmina li fece

e disse:

“Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà alla propria moglie e i due saranno un’unica carne”

[6] cosicché non sono più due ma un’unica carne. Quindi ciò che Dio ha congiunto l’uomo non separi». [7] Gli dicono: «Perché quindi Mosè comandò

di dare un libello di ripudio e mandar[la] via?».

[8] Dice loro ciò: «Mosè per la vostra durezza di cuore vi permise di ripudiare la vostra moglie, mentre da principio non avveniva così. [9] Vi dico dunque che chiunque ripudi la propria moglie non per fornicazione e sposi un’altra, commette adulterio».

[10] Gli dicono i [suoi] discepoli: «Se è così la condizione dell’uomo rispetto alla moglie, non conviene sposarsi». [11] Egli dunque disse loro: «Non tutti capiscono questo logos, ma solo coloro ai quali è dato. [12] Ci sono infatti alcuni eunuchi che si son generati così dalla pancia della madre, e ci sono alcuni eunuchi che son stati resi eunuchi dagli uomini, e ci sono alcuni eunuchi che hanno reso eunuchi sé stessi a motivo del regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

[13] Allora gli furono portati dei bambini affinché imponesse su di loro le mani e pregasse; i discepoli però li rimproverarono. [14] Gesù dunque disse: «Lasciate stare i bambini e non vietate loro di venire a me: infatti di quelli che sono tali è il regno dei cieli». [15] E, dopo aver imposto le mani su di loro, si portò via da lì.

[16] Ed ecco uno, accostatosi, gli disse: «Maestro, che cosa bisogna faccia di buono per avere vita eterna?». [17] Egli dunque gli disse: «Perché mi chiedi intorno al buono? Uno solo è il buono; se però desideri entrare nella vita, osserva i comandamenti». [18] Gli dice: «Quali?». Gesù dunque disse: «Questo:

non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso
[19] onora il padre e la madre e
amerai il prossimo tuo come te stesso».

[20] Gli dice il giovane: «Tutte queste cose le ho osservate; che mi occorre poi?». [21] Gli disse Gesù: «Se desideri essere perfetto, recati a vendere le tue proprietà e dalle ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli, e dopo seguimi». [22] Udito dunque il logos, il giovane se ne andò rattristato: era infatti possessore di molte sostanze.

[23] Gesù dunque disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico che un ricco difficilmente entrerà nel regno dei cieli. [24] Ancora vi dico: è più agevole che una fune attraversi la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». [25] Dunque, uditolo, i discepoli furono assai scossi e dissero: «Chi allora può salvarsi?». [26] Dunque Gesù, guardandoli negli occhi, disse loro: «Presso gli uomini questo è impossibile, presso Dio invece ogni cosa possibile».

[27] Allora in risposta Pietro gli disse: «Ecco, noi abbiamo abbandonato ogni cosa e ti abbiamo seguito: che cosa avremo allora?». [28] Gesù dunque gli disse: «In verità vi dico che voi che mi avete seguito, nella rigenerazione, quando siederà il figlio dell’uomo sul suo trono di gloria, siederete anche voi su dodici troni giudicando le dodici tribù di Israele. [29] E chiunque ha abbandonato case o fratelli o sorelle o padre o madre o figli o campi a causa del nome mio, riceverà il centuplo ed erediterà vita eterna. [30] Dunque molti primi saranno ultimi e molti ultimi primi».

 

La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

 

 


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