Vangelo secondo Matteo 17
Vangelo secondo Matteo 17
Mag 06
Brano precedente: Vangelo secondo Matteo 16
[1] E, dopo sei giorni, Gesù prende con sé Pietro e Giacomo e Giovanni suo fratello e li porta su un monte alto, in disparte. [2] E fu trasfigurato davanti a loro, e la sua faccia splendé come il sole, mentre le sue vesti divennero bianche come la luce. [3] Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia che parlavano con lui. [4] Intervenendo, dunque, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui: se vuoi, farò qui tre tende, una per te e una per Mosè e una per Elia». [5] Mentre egli ancora parlava, ecco una nuvola luminosa li adombrò, ed ecco una voce dalla nuvola che disse «Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo». [6] E, all’udir ciò, i discepoli caddero faccia a terra e s’impaurirono assai. [7] E Gesù s’accostò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non abbiate paura». [8] Sollevati dunque i loro occhi, non videro nessuno se non Gesù stesso, solo. [9] E, mentre essi scendevano dal monte, Gesù enunciò loro questa disposizione: «Non dite a nessuno della visione sinché il figlio dell’uomo non sia risorto dai morti». [10] E i discepoli gli rivolsero la parola chiedendogli: «Perché quindi gli scribi dicono che Elia deve venire prima?». [11] Egli dunque, in risposta, disse loro: «Elia viene eccome e ricostituirà ogni cosa; [12] io però vi dico che Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto ma gli hanno fatto quanto hanno voluto; così anche il figlio dell’uomo sta per soffrire ad opera loro». [13] Allora i discepoli compresero che aveva parlato loro di Giovanni il battista.
[14] E, quando si furono accostati alla folla, si accostò a lui un uomo che s’inginocchiò davanti a lui [15] e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio giacché è lunatico e soffre tanto: spesso infatti cade nel fuoco e spesso nell’acqua. [16] E l’ho portato ai tuoi discepoli, e non poterono guarirlo». [17] In risposta, dunque, Gesù disse: «O generazione infedele e perversa, sino a quando sarò con voi? Sino a quando vi sopporterò? Portatemelo qui». [18] E Gesù lo rimproverò e il demonio uscì da lui e da quel momento il bambino fu guarito.
[19] Allora i discepoli accostatisi a Gesù in disparte dissero: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». [20] Egli dunque dice loro: «Per la vostra poca fede: in verità infatti vi dico: se avrete una fede grande come un chicco di senape, direste a questo monte: “Spostati da qui a lì”, e si sposterà; e nulla vi sarà impossibile».
[22] Dunque, mentre erano congregati in Galilea, disse loro Gesù: «Il figlio dell’uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini, [23] e lo uccideranno, ed il terzo giorno risusciterà». E s’addolorarono assai.
[24] Dunque, quando essi furono giunti a Cafarnao, quelli che prendevano le didramme s’accostarono a Pietro e dissero: «Il vostro maestro non paga [le] didramme?». [25] Dice: «Sì». E, quando fu entrato in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che te ne pare, Simone? I re della terra da chi prendono le tasse o l’imposta? Dai loro figli o dagli estranei?». [26] Dunque, quando ebbe detto: «Dagli estranei», gli disse Gesù: «Ecco appunto, i figli sono esenti. [27] Però, acciocché non li scandalizziamo, portatoti al mare getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, e, aprendogli la bocca, troverai uno statere; preso quello, dallo loro per me e per te».
La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.