Vangelo secondo Giovanni 9
Vangelo secondo Giovanni 9
Ott 19Brano precedente: Vangelo secondo Giovanni 8
[1] E passando vide un uomo cieco dalla nascita. [2] Ed i suoi discepoli lo interrogarono dicendo: «Rabbi, chi peccò, lui od i suoi genitori, perché nascesse cieco?». [3] Rispose Gesù: «Nè lui peccò né i suoi genitori, ma affinché si manifestassero le opere di Dio in lui. [4] Noi dobbiamo operare le opere di colui che mi ha mandato sinché è giorno: viene notte, quando nessuno può operare. [5] Fintanto che sono nel mondo, sono luce del mondo». [6] Dette queste parole, sputò per terra e fece del fango con la saliva e gli spalmò il fango sugli occhi [7] e gli disse: «Recati a lavarti alla piscina di Siloe» (che si traduce “inviato”). Andò quindi e si lavò e tornò che ci vedeva.
[8] Quindi i vicini e coloro che avevano contemplato in precedenza che egli era mendicante dicevano: «Costui non è quello che stava seduto e mendicava?». [9] Alcuni dicevano ciò: «È costui», altri dicevano ciò: «No, ma gli è simile». Egli diceva ciò: «Sono io». [10] Gli dicevano quindi: «Come mai [quindi] ti son stati aperti gli occhi?». [11] Egli rispose: «L’uomo chiamato Gesù ha fatto del fango e mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto ciò: “Recati a Siloe e lavati”; quindi, andatoci e lavatomi, ci rivedo». [12] E gli dissero: «Dov’è lui?». Dice: «Non so».
[13] Conducono dai farisei quell’ex cieco. [14] Era dunque sabato il giorno in cui Gesù fece il fango e gli aprì gli occhi. [15] Anche i fariseri quindi gli chiedevano di nuovo come mai ci rivedesse. Egli dunque disse loro: «Mi ha posto del fango sugli occhi e mi son lavato e ci vedo». [16] Dicevano quindi alcuni dei farisei: «Quest’uomo non è da Dio, giacché non osserva il sabato». Altri [invece] dicevano: «Come può una persona peccatrice fare tali segni?». E c’era scissione tra di essi. [17] Dicono quindi al cieco di nuovo: «Tu che dici di lui, giacché ti ha aperto gli occhi?». Egli dunque disse ciò: «È un profeta».
[18] Ebbene, i Giudei non ebbero fede nel fatto che egli era stato cieco e ci aveva rivisto sinché non ebbero chiamato i genitori di colui che ci aveva rivisto [19] e chiesero loro: «Costui è vostro figlio, quello del quale voi dite che sia nato cieco? Come mai quindi ci vede adesso?». [20] Risposero quindi i suoi genitori e dissero: «Noi sappiamo che costui è nostro figlio e che è nato cieco; [21] come mai adesso invece ci veda non sappiamo, né sappiamo chi gli abbia aperto gli occhi; chiedete a lui, ha la sua età, egli stesso parlerà di sé stesso». [22] I suoi genitori dissero queste parole giacché temevano i Giudei: infatti i Giudei avevano già fatto un accordo affinché se qualcuno lo avesse riconosciuto come Cristo, sarebbe stato escluso dalla sinagoga. [23] Per questo i suoi genitori dissero ciò: «Ha la sua età, chiedete a lui».
[24] Chiamarono quindi per la seconda volta l’uomo che era cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio: noi sappiamo che questo uomo è peccatore». [25] Rispose quindi lui: «Se è peccatore non so; una cosa so, cioè che da cieco che ero adesso ci vedo». [26] Gli dissero quindi: «Che ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». [27] Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete ascoltarlo di nuovo? Non vorrete mica anche voi divenire suoi discepoli?». [28] E lo insultarono e gli dissero: «Tu sei discepolo di quello, noi invece siamo discepoli di Mosè; [29] noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio, costui invece non sappiamo donde sia». [30] Rispose l’uomo e disse loro: «In questo, ecco, è la meraviglia, cioè: voi non sapete donde sia; eppure mi ha aperto gli occhi. [31] Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è pio e fa la sua volontà, lo ascolta. [32] Da che mondo è mondo non s’è udito che qualcuno abbia aperto gli occhi d’un cieco nato; [33] se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla». [34] Risposero e gli dissero: «Tu sei nato tutt’intero nei peccati e tu insegni a noi?». E lo buttarono fuori.
[35] Gesù udì che lo avevano buttato fuori e, trovatolo, disse: «Tu hai fede nel Figlio dell’uomo?». [36] Quegli rispose e disse: «E chi è, signore, perché abbia fede in lui?». [37] Gli disse Gesù: «Eppure l’hai veduto: è quello che parla con te». [38] Egli dunque disse: «Ho fede, Signore»; e si prosternò davanti a lui.
[39] E disse Gesù: «Io son venuto in questo mondo a discriminare, affinché coloro che non ci vedono ci vedano e coloro che ci vedono divengano ciechi». [40] Queste parole furono udite dai farisei che erano con lui. E gli dissero: «Non saremo mica ciechi anche noi?». [41] Disse loro Gesù: «Se foste ciechi, allora non avreste peccato; adesso invece dite ciò: “Ci vediamo”. Il vostro peccato rimane».
La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.
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