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Vangelo secondo Giovanni 4

Vangelo secondo Giovanni 4

Set 14

Brano precedente: Vangelo secondo Giovanni 3

[1] Come Gesù seppe che i Farisei avevano udito che Gesù faceva più discepoli e battezzava più di Giovanni [2] ‒ anche se Gesù stesso non battezzava, bensì i suoi discepoli ‒, [3] abbandonò la Giudea e riandò verso la Galilea.

[4] Egli dunque doveva attraversare la Samaria. [5] Va quindi verso una città della Samaria detta Sicar, in prossimità del terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio; [6] c’era dunque là il pozzo di Giacobbe. Quindi Gesù era affaticato dal viaggio, così si sedette sul pozzo; era circa l’ora sesta. [7] Viene una donna della Samaria ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere»: [8] i suoi discepoli infatti erano andati in città a comperare vivande. [9] Gli dice quindi la donna samaritana: «Come mai tu, che sei giudeo, domandi da bere a me, che sono una donna samaritana? Ecco, i Giudei non usano coi Samaritani». [10] Rispose Gesù e le disse: «Se tu vedessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere”, allora tu gli avresti domandato e ti avrebbe dato acqua viva». [11] Gli dice [la donna]: «Signore, non hai neppure un secchio ed il pozzo è fondo: donde quindi hai l’acqua viva? [12] Tu non sarai mica maggiore del nostro padre Giacobbe, che ci ha dato il pozzo e bevve da esso lui ed i suoi figli ed il suo bestiame?». [13] Rispose Gesù e le disse: «Chiunque beva di quest’acqua avrà daccapo sete; [14] colui che invece beva dell’acqua che io gli darò, non avrà sete per l’eternità, ma l’acqua che gli darò diverrà in lui fonte di acqua zampillante verso la vita eterna». [15] Dice a lui la donna: «Signore, dammi quest’acqua, affinché non abbia più sete né venga qui ad attingere». [16] Le dice: «Vai, chiama tuo marito e vieni qui». [17] Rispose la donna e gli disse: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene: “Non ho marito”: [18] ecco, hai avuto cinque mariti ed adesso quello che hai non è tuo marito; hai detto questo di vero». [19] Gli dice la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. [20] I nostri padri adorarono su questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo ove si deve adorare». [21] Le dice Gesù: «Fidati di me, donna, che viene un’ora in cui né su questo monte né in Gerusalemme adorerete il Padre. [22] Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che conosciamo, giacché la salvezza è dai Giudei. [23]  Ma viene un’ora, ed è adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità; ed infatti il Padre cerca tali persone come suoi adoratori. [24] Dio è Spirito, ed i suoi adoratori devono adorarlo in Spirito e verità». [25] Gli dice la donna: «So che verrà il Messia ‒ che significa “Cristo”‒; quando egli verrà, ci annuncerà tutto quanto». [26] Le dice Gesù: «Lo sono io, che ti parlo».

[27] In quel mentre arrivarono i suoi discepoli e si stupirono che parlasse con una donna; nessuno comunque disse: «Che cerchi?» o: «Perché parli con lei?». [28] La donna quindi abbandonò la sua giara ed andò in città e disse alle persone: [29] «Orsù, venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quanto ho fatto; che non sia questi il Cristo?». [30] Uscirono dalla città e andavano verso di lui.

[31] Nel frattempo i discepoli lo pregavano dicendo: «Rabbi, mangia». [32] Egli però disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». [33] Si dicevano quindi i discepoli l’un l’altro: «Qualcuno non gli avrà mica portato da mangiare?». [34] Dice loro Gesù: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. [35] Non dite voi ciò: “Ancora quattro mesi ed arriva la mietitura”? Ecco, vi dico, alzate i vostri occhi e contemplerete ciò: i campi sono bianchi per la mietitura. Già [36] il mietitore riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore gioisca insieme al seminatore. [37] In questo infatti è veritiero il proverbio: “Altro il seminatore, altro il mietitore”. [38] Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica».

[39] Molti dei Samaritani di quella città ebbero fede in lui per il logos della donna che aveva testimoniato ciò: «Mi ha detto tutto ciò che ho fatto». [40] Come, quindi, arrivarono da lui, gli chiesero di rimanere presso di loro e rimase là due giorni. [41] E molti di più ebbero fede per il suo logos. [42] Ed alla donna dicevano ciò: «Abbiamo fede non più per il tuo discorso: noi stessi infatti abbiamo udito e ci siamo avveduti del fatto che questi è veramente il salvatore del mondo». [43] Dopo i due giorni, dunque, si spostò da là verso la Galilea. [44] Gesù stesso infatti aveva testimoniato ciò: «Un profeta non ha stima nella propria patria». [45] Quando quindi arrivò in Galilea, i Galilei lo accolsero, avendo veduto tutto ciò che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa, ed essi stessi infatti erano andati alla festa.

[46] Ritornò quindi a Cana di Galilea, dove dell’acqua aveva fatto vino.

 

E c’era un funzionario regio, il cui figlio era malato, a Cafarnao. [47] Costui, avendo udito che Gesù dalla Giudea era giunto in Galilea, si recò da lui e gli chiese di scendere e guarire suo figlio: stava infatti per morire. [48] Disse quindi Gesù a lui: «Se non vedete segni e portenti, non avete fede». [49] Disse a lui il funzionario regio: «Signore, scendi prima che muoia il mio bambino». [50] Gli dice Gesù: «Parti, tuo figlio vive». L’uomo ebbe fede nel logos che Gesù gli disse e partì. [51] Dunque, mentre egli già scendeva, i suoi servi gli andarono incontro dicendogli che suo figlio viveva. [52] S’informò quindi da loro sull’ora in cui era stato meglio; gli dissero quindi ciò: «Ieri all’ora settima la febbre l’ha lasciato». [53] Riconobbe quindi il padre che era in quell’ora che Gesù gli aveva detto: «Parti, tuo figlio vive», ed ebbero fede lui e l’intera sua famiglia. [54] Questo secondo segno [dunque] fece Gesù rientrato in Galilea dalla Giudea.

Nota

La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

Brano seguente: Vangelo secondo Giovanni 5

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