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Vangelo secondo Giovanni 12

Vangelo secondo Giovanni 12

Nov 08

Brano precedente: Vangelo secondo Giovanni 11

[1] Quindi Gesù, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania, dov’era Lazzaro, che Gesù aveva risuscitato dai morti. [2] Fecero quindi un pranzo per lui là, e Marta serviva, mentre Lazzaro era uno di coloro che erano accomodati con lui.

[3] Quindi Maria, presa una libbra di profumo di nardo autentico molto prezioso, unse i pedi di Gesù e gli asciugò i piedi coi suoi capelli; la casa dunque si riempì della fragranza del profumo. [4] Disse dunque Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo: [5] «Perché questo profumo non è stato venduto per trecento denari e non son stati dati ai derelitti?». [6] Diceva però questo non perché si curasse dei derelitti, ma perché era ladro e, avendo la borsa, vi toglieva quel che vi veniva messo. [7] Disse quindi Gesù: «Lasciala, ché doveva conservarlo per il giorno della mia sepoltura; [8] i derelitti infatti li avete ognora con voi, invece non avete ognora me».

[9] Quindi una gran folla di Giudei venne a conoscenza del fatto che era là ed andarono non per Gesù soltanto, ma anche per vedere Lazzaro, che aveva risuscitato dai morti. [10] I capi dei sacerdoti dunque deliberarono di uccidere anche Lazzaro, [11] giacché a causa sua molti dei Giudei si recavano da ed avevano fede in Gesù.

[12] L’indomani, la gran folla venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, [13] prese i rami delle palme ed uscì ad incontrarlo e gridava:
Osanna:
benedetto colui che viene nel nome del Signore,
[ed] il re d’Israele.
[14] Gesù dunque, trovato un asinello, si assise sopra di esso, come è scritto:
Non temere, figlia di Sion:
ecco, il tuo re viene,
assiso sopra un puledro d’asina.
[16] Dapprincipio i suoi discepoli non capirono queste cose, ma quando Gesù fu glorificato, allora si rammentarono che queste cose eran state scritte su di lui e che queste cose gli avevano fatto. [17] Testimoniò quindi la folla che era con lui quando chiamò Lazzaro dal sepolcro e lo risuscitò dai morti. [18] Per questo [anche] la folla gli andò incontro, giacché aveva udito che egli aveva fatto questo segno. [19] I farisei quindi si dissero tra loro: «Guardate che non guadagnate nulla: ecco, il mondo è andato dietro a lui».

[20] Ordunque, c’erano alcuni Elleni tra coloro che erano saliti per adorare nella festa; [21] costoro quindi andarono da Filippo, quello da Betsaida di Galilea, e, prendendo la parola, gli chiesero: «Signore, desideriamo vedere Gesù». [22] Filippo va e lo dice ad Andrea, Andrea e Filippo vanno e lo dicono a Gesù. [23] Gesù dunque risponde loro dicendo: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. [24] In verità, in verità vi dico: se il grano di frumento caduto in terra non muore, esso rimane solo; se invece muore, offre molto frutto. [25] Colui che ama la sua vita la perde, e colui che odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. [26] Se qualcuno mi serve, mi segua, e dove sono io, là anche il mio servo sarà: se qualcuno mi serve, lo onorerà il Padre.

[27] Adesso la mia anima è turbata, e che devo dire? Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo sono venuto a quest’ora. [28] Padre, glorifica il tuo nome». Venne quindi una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora». [29] Quindi la folla che sostava ed aveva udito diceva che s’era generato un tuono, altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». [30] Rispose Gesù e disse: «Non per me s’è generata questa voce, ma per voi. [31] Adesso c’è il giudizio di questo mondo, adesso il principe di questo mondo sarà estromesso; [32] ed io, allorquando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». [33] Disse dunque questo significando di quale morte stava per morire.

[34] Gli rispose quindi la folla: «Noi abbiamo udito dalla Legge che il Cristo rimane per l’eternità, e come dici tu che il Figlio dell’uomo deve essere innalzato, chi è costui, il Figlio dell’uomo?». [35] Disse quindi loro Gesù: «Ancora poco tempo la luce è in mezzo a voi. Camminate mentre avete la luce, affinché l’oscurità non vi colga; e colui che cammina nell’oscurità non sa dove procede. [36] Mentre avete la luce, abbiate fede nella luce, affinché diveniate figli di luce». Queste parole disse Gesù e, andatosene, si nascose da essi.

[37] Per quanto egli avesse fatto tanto grandi segni davanti a loro, non avevano fede in lui, [38] affinché si adempisse la parola che il profeta Isaia disse:
Signore, chi ha avuto fede nella nostra predicazione?
Ed il braccio del Signore a chi è stato rivelato?
[39] Per questo non potrerono aver fede, giacché disse ancora Isaia:
[40] Ha accecato i loro occhi
ed incallito il loro cuore
affinché non vedano cogli occhi
e non intendano col cuore
e non si convertano, ed io non li guarisca.
[41] Queste parole disse Isaia giacché vide la gloria di lui e parlò di lui. [42] Pur tuttavia anche molti dei capi ebbero fede in lui, ma a causa dei farisei non lo confessavano per non venire allontanati dalla sinagoga: [43] amarono infatti la gloria degli uomini più della gloria di Dio.

[44] Gesù dunque esclamò e disse: «Colui che ha fede in me non ha fede in me ma in colui che ha mandato me, [45] e colui che contempla me contempla colui che ha mandato me. [46] Io, luce, son venuto nel mondo affinché chiunque abbia fede in me non rimanga nell’oscurità. [47] E se qualcuno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico: [48] infatti non son venuto per giudicare il mondo, ma per salvare il mondo. [49] Colui che mi rifiuta e non accoglie le mie parole ha il suo giudice: il Logos che ho pronunciato, quello lo giudicherà nell’estremo giorno. [50] Giacché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso che mi ha mandato mi ha comandato ciò che devo dire e ciò di cui devo parlare. [51] E so che il suo comandamento è vita eterna. Quindi le parole che dico, le dico come me le ha dette il Padre».

La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

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