Vangelo secondo Giovanni 1, 19-51
Vangelo secondo Giovanni 1, 19-51
Ago 24Brano precedente: Prologo di Giovanni e Laudes creaturarum di Francesco
[19] Kai hautē estin hē marturia tou Iōannou, hote apesteilan [pros auton] hoi Ioudaioi ex Hierosolumōn hiereis kai Leuitas hina hērōtēsōsin auton: su tis ei?
E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei [gli] mandarono da Gerusalemme sacerdoti e Leviti affinché gli chiedessero: «Tu chi sei?».
[20] kai hōmologēsen kai ouk ērnēsato, kai hōmologēsen hoti egō ouk eimi ho khristos.
E confessò e non negò, e confessò ciò: «Io non sono il Cristo».
[21] kai ērōtēsan auton: ti oun? su Ēlias ei? kai legei: ouk eimi. ho prophētēs ei su? Kai apekrithē: ou.
E gli chiesero: «Che dici quindi? Tu sei Elia?». E disse: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». E risponde: «No».
[22] eipan oun auto: tis ei? hina apokrisin dōmen tois pempsasin hēmas: ti legeis peri seautou?
Gli dissero quindi: «Chi sei? affinché diamo risposta a coloro che ci hanno mandati, che dici di te stesso?»
[23] ephē:
egō phōnē boōntos en tē(i) erēmō(i):
euthunate tēn hodon kuriou,
kathōs eipen Ēsaïas ho prophētēs.
Professò:
«Io son voce di uno che urla nel deserto:
raddrizzate la via del Signore,*
come disse il profeta Isaia».
[24] Kai apestalmenoi ēsan ek tōn Pharisaiōn.
Ed erano stati inviati dai Farisei.
[25] kai ērōtēsan auton kai eipon autō(i): ti oun baptizeis ei su ouk ei ho khristos oude Ēlias oude ho prophētēs?
E gli chiesero e gli dissero: «Perché quindi battezzi se tu non sei il Cristo né Elia né il profeta?».
[26] apekrithē autois ho Iōannēs legōn: egō baptizō en hudati; mesos humōn hestēken hon humeis ouk oidate,
Rispose loro Giovanni dicendo: «Io battezzo in acqua; in mezzo a voi sta colui che voi non conoscete,
[27] ho opisō mou erkhomenos, hou ouk eimi [egō] axios hina lusō autou ton himanta tou hupodēmatos.
colui che viene dopo di me, di cui [io] non sono degno di sciogliere il legaccio del sandalo».
[28] tauta en Bēthania(i) egeneto peran tou Iordanou, hopou ēn ho Iōannēs baptizōn.
Questo avvenne in Betania oltre il Giordano, dove c’era Giovanni che battezzava.
[29] Tē(i) epaurion blepei ton Iēsoun erkhomenon pros auton kai legei: ide ho amnos tou theou ho airōn tēn hamartian tou kosmou.
L’indomani scorse Gesù venirgli incontro e disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
[30] houtos estin huper hou egō eipon: opisō mou erkhetai anēr hos emprosthen mou gegonen, hoti prōtos mou ēn.
Questi è colui sul quale io dissi: “Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto in natura, giacché era prima di me”.
[31] kagō ouk ē(i)dein auton, all’ hina phanerōthē(i) tō(i) Israēl dia touto ēlthon egō en hudati baptizōn.
E io non lo conoscevo, ma affinché fosse manifestato a Israele, per questo venni io a battezzare in acqua».
[32] Kai emarturēsen Iōannēs legōn hoti tetheamai to pneuma katabainon hōs peristeran ex ouranou kai emeinen ep’ auton.
E Giovanni testimoniò dicendo ciò: «Ho contemplato lo Spirito scendere come colomba dal cielo e rimase su di lui.
[33] kagō ouk ē(i)dein auton, all’ ho pempsas me baptizein en hudati ekeinos moi eipen: eph’on an idē(i)s to pneuma katabainon kai menon ep’ auton, houtos estin ho baptizōn en pneumati hagiō(i).
E io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e sul quale lo vedrai rimanere, è questi che battezza in Spirito Santo”.
[34] kagō heōraka kai memarturēka hoti houtos estin ho huios tou theou.
E io ho veduto ed ho testimoniato che questi è il figlio di Dio».
[35] Tē(i) epaurion palin heistēkei ho Iōannēs kai ek tōn mathētōn autou duo
L’indomani era restato là Giovanni con due dei suoi discepoli
[36] kai emblepsas tō(i) Iēsou peripatounti legei: ide ho amnos tou theou.
e fissando Gesù che passava disse: «Ecco l’agnello di Dio».
[37] kai ēkousan hoi duo mathētai autou lalountos kai ēkolouthēsan tō(i) Iēsou.
Ed i due discepoli lo sentirono parlare e seguirono Gesù.
[38] strapheis de ho Iēsous kai theasamenos autous akolouthontas legei autois: ti zēteite? hoi de eipan autō(i): rabbi, ho legetai methermēneuomenon didaskale, pou meneis?
Dunque Gesù, giratosi ed osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cercate?». Essi dunque gli dissero: «Rabbi ‒ che, tradotto, significa “maestro” ‒, dove dimori?».
[39] legei autois: erkhesthe kai opsesthe. ēlthan oun kai eidan pou menei kai par’ autō(i) emeinan tēn hēmeran ekeinēn; hōra ēn hōs dekatē.
Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono quindi e videro dove dimorava e dimorarono da lui quel giorno; era circa l’ora decima.
[40] Ēn Andreas ho adelphos Simōnos Petrou heis ek tōn duo tōn akousantōn para Iōannou kai akolouthēsantōn autō(i);
Andrea, il fratello di Simon Pietro, era uno di quei due che avevano ascoltato Giovanni e lo avevano seguito;
[41] heuriskei houtos prōton ton adelphon ton idion Simōna kai legei autō(i): heurēkamen ton Messian, ho estin methermēneuomenon khristos.
egli trovò per primo il proprio fratello, Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia», cioè, tradotto, “Cristo”.
[42] ēgagen auton pros ton Iēsoun. emblepsas autō(i) ho Iēsous eipen: su ei Simōn ho huios Iōannou, su klēthēsē(i) Kēphas, ho hermēneuetai Petros.
Lo condusse presso Gesù. Fissandolo Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni, tu ti chiamerai Cefa», che si traduce “Pietro”.
[43] Tē(i) epaurion ēthelēsen exelthein eis tēn Galilaian kai heuriskei Philippon. kai legei autō(i) ho Iēsous: akolouthei moi.
L’indomani volle spostarsi in Galilea e trovò Filippo. E gli disse Gesù: «Seguimi».
[44] ēn de ho Philippos apo Bēthsaïda, ek tēs poleōs Andreou kai Petrou.
Dunque, Filippo era di Betsaida, della città di Andrea e Pietro.
[45] heuriskei Philippos ton Nathanaēl kai legei autō(i): hon egrapsen Mōüsēs en tō(i) nomō(i) kai hoi prophētai heurēkamen, Iēsoun huion Iōsēph ton apo Nazaret.
Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui di cui scrissero Mosè nella Torah ed i profeti: Gesù figlio di Giuseppe, da Nazaret».
[46] kai eipen autō(i) Nathanaēl: ek Nazaret dunatai ti agathon einai? legei autō(i) [ho] Philippos: erkhou kai ide.
E gli disse Natanaele: «Può esserci qualcosa di buono da Nazaret?». Gli disse Filippo: «Vieni e vedi».
[47] Eiden ho Iēsous ton Nathanaēl erkhomenon pros auton kai legei peri autou: ide alēthōs Israēlitēs en hō(i) dolos ouk estin.
Gesù vide Natanaele venirgli incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita, in cui furbizia non v’è».
[48] legei autō(i) Nathanaēl: pothen me gnōskeis? apekrithē Iēsous kai eipen autō(i): pro tou se Philippon phōnēsai onta hupo tēn sukēn eidon se.
Gli disse Natanaele: «Donde mi conosci?». Rispose Gesù e gli disse: «Prima che Filippo ti chiamasse, ho visto che tu eri sotto il fico».
[49] apekrithē autō(i) Nathanaēl: rabbi, su ei ho huios tou theou, su basileus ei tou Israēl.
Gli rispose Natanaele: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei re di Israele».
[50] apekrithē Iēsous kai eipen autō(i): hoti eipon soi hoti eidon se hupokatō tēs sukēs, pisteueis? Meizō toutōn opsē(i).
Rispose Gesù e gli disse: «Perché ti ho detto che ti ho visto al di sotto del fico, hai fede? Vedrai cose maggiori di queste».
[51] kai legei autō(i): amēn amēn legō humin, opsestheton ouranon aneō(i)gota kai tous angelous tou theou anabainontas kai katabainontas epi ton huion tou anthrōpou.
E gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».
* Is 40,3.
Testo greco della Bibbia da: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.
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