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Vangelo secondo Giovanni 3

Vangelo secondo Giovanni 3

Set 07

Brano precedente: Vangelo secondo Giovanni 2

[1] Or dunque, c’era tra i farisei un uomo il cui nome era Nicodemo, un capo dei Giudei. [2] Questi venne da lui di notte e gli disse: «Rabbi, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro: nessuno infatti può fare questi segni che tu fai se Dio non è con lui». [3] Rispose Gesù e gli disse. «In verità, in verità ti dico: se uno non è rinato dall’alto, non può vedere il regno di Dio».[4] Dice a lui Nicodemo: «Come può un uomo nascere pur essendo vecchio? Non potrà mica entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?». [5] Rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico: se uno non è nato da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. [6] Quel ch’è nato dalla carne è carne e quel ch’è nato dallo Spirito è Spirito. [7] Non stupirti perché ti ho detto: voi dovete rinascere dall’alto. Lo spirare del vento spira dove vuole e odi il suo rumore ma non vedi da dove viene e dove sciama: così è chiunque è nato dalla Spirito».[9] Rispose Nicodemo e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?». [10] Rispose Gesù e gli disse: «Tu sei il maestro d’Israele e non conosci queste cose? [11] In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto, eppure non accogliete la nostra testimonianza. [12] Se vi ho detto le cose terrene e non avete fede, come avrete fede qualora vi dica le cose celesti? [13] E nessuno è salito al cielo se non il disceso dal cielo: il figlio dell’uomo. [14] E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così si deve innalzare il figlio dell’uomo, [15] affinché chiunque abbia fede in lui abbia vita eterna. [16] Infatti Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito affinché chiunque abbia fede in lui non perisca ma abbia vita eterna. [17] Infatti Dio non inviò il Figlio nel mondo affinché giudicasse il mondo, ma affinché il mondo sia salvato mediante lui. [18] Colui che ha fede in lui non è giudicato; colui che invece non ha fede è già giudicato perché non ha avuto fede nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. [19] Questo dunque è il giudizio: che la luce è venuta nel mondo e gli uomini amarono l’oscurità più della luce: infatti le loro opere erano malvagie. [20] Chiunque, infatti, compia cattiverie odia la luce e non viene alla luce, affinché non sian biasimate le sue opere. [21] Colui che, invece, fa la verità viene alla luce, affinché sia manifesto che le sue opere sono operate in Dio».

[22] Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nel territorio della Giudea e vi si tratteneva con loro e battezzava.

[23] C’era dunque anche Giovanni che battezzava in Enon vicino a Salim, giacché là c’era molta acqua, e vi venivano ed erano battezzati. [24] Giovanni infatti non era ancora stato messo in prigione.

[25] Si generò quindi una disputa tra i discepoli di Giovanni ed un Giudeo sulla purificazione. [26] Ed andarono da Giovanni e gli dissero: «Maestro, colui che era con te oltre il Giordano, cui tu hai reso testimonianza, ecco questi battezza e tutti vanno da lui». [27] Rispose Giovanni e disse: «Non può un uomo prendere neppure una cosa se non gli è data dal cielo. [28] Voi stessi mi siete testimoni che dissi [ciò]: “Non sono io il Cristo, ma sono stato inviato prima di lui”. [29] Colui che ha la sposa è lo sposo; però l’amico dello sposo, il quale gli sta vicino e l’ascolta, si rallegra gioiosamente per la voce dello sposo. Questa gioia quindi, la mia, è completa. [30] Egli deve aumentare, io invece diminuire».

[31] Colui che viene dall’alto è al di sopra di tutti; colui che è dalla terra è della terra e parla da uomo della terra. Colui che viene dal cielo [è al di sopra di tutti]. [32] Ciò che ha veduto ed udito: questo testimonia, eppure nessuno accoglie la sua testimonianza. [33] Colui che accolse la sua testimonianza ratificò che Dio è verace. [34] Infatti colui che Dio mandò enuncia le parole di Dio, infatti non dà lo Spirito di misura. [35] Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano tutte le cose. [36] Colui che ha fede nel Figlio ha vita eterna; colui che invece non è fedele al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

 

La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

 

Brano seguente: Vangelo secondo Giovanni 4

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