Vangelo secondo Matteo 14
Vangelo secondo Matteo 14
Apr 22
Brano precedente: Vangelo secondo Matteo 13
[1] In quel tempo Erode il tetrarca udì la fama di Gesù [2] e disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il battista: egli s’è destato dai morti e per questo le potenze agiscono in lui».
[3] Erode infatti, catturato Giovanni, l’aveva incatenato e l’aveva messo in prigione a causa di Erodiade, la moglie di Filippo suo fratello; [4] gli diceva infatti Giovanni: «Non ti è lecito averla». [5] Pur volendo farlo morire, aveva paura del popolo, giacché lo riteneva un profeta.
[6] Dunque, al compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzò nel mezzo e piacque a Erode, [7] tanto che le promise con giuramento di darle qualunque cosa avesse domandato. [8] Ella dunque, istigata da sua madre, dice: «Dammi qui, su un vassoio, il capo di Giovanni il battista». [9] Seppur rattristato, il re, a motivo dei giuramenti e dei commensali, ordinò di darglielo, [10] e mandò a decapitare Giovanni in prigione. [11] E venne portato il suo capo su un vassoio e venne dato alla fanciulla, e lo portò a sua madre. [12] E i discepoli di lui andarono a chiedere il cadavere e lo seppellirono ed andarono ad annunciarlo a Gesù.
[13] Dunque, udito ciò, Gesù si spostò da là in barca verso un luogo deserto, in disparte; e, udito ciò, le folle lo seguirono a piedi dalle città. [14] E, sceso, vide molta folla ed ebbe compassione di loro e guarì i loro infermi.
[15] Fattasi dunque sera, i discepoli s’accostarono a lui dicendo: «Il luogo è deserto e l’ora è già passata: congeda le folle affinché vadano nei villaggi a comperarsi viveri». [16] Dunque [Gesù] disse loro: «Non hanno bisogno di andarsene, date voi a loro da mangiare». [17] Essi dunque gli dicono: «Non abbiamo qui se non cinque pani e due pesci». [18] Egli dunque disse: «Portatemeli qui». [19] E, dopo aver comandato alla folla d’accomodarsi sull’erba, presi i cinque pani e i due pesci, alzato lo sguardo verso il cielo, pronunciò la benedizione e, spezzatili, diede ai discepoli i pani, i discepoli poi li diedero alle folle. [20] E mangiarono tutti e si saziarono, e portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. [21] Ordunque, quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre alle donne ed ai bambini.
[22] E subito ordinò ai discepoli di salire nella barca e precederlo all’altra riva mentre avrebbe congedato le folle. [23] E, congedate le folle, salì sul monte in disparte a pregare. Fattasi dunque sera, era là da solo. [24] La barca invece s’era già allontanata molti stadi da terra, sballottata dalle onde: era infatti contrario il vento. [25] Dunque, alla quarta vigilia della notte, Gesù andò loro incontro camminando sul mare. [26] I discepoli dunque, vedendolo camminare sul mare, si turbarono pensando ciò: «È un fantasma», e dalla paura gridarono. [27] Subito dunque parlò loro [Gesù] dicendo: «Rinfrancatevi, Io sono: non spaventatevi». [28] In risposta Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comandami di venirti incontro sulle acque». [29] Egli dunque disse: «Vieni». E, sceso dalla barca, Pietro camminò sulle acque ad andò incontro a Gesù. [30] Vedendo però il vento [forte], s’impaurì e, iniziando ad affondare, gridò dicendo: «Signore, salvami!». [31] Subito dunque Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». [32] E, quando essi furono saliti sulla barca, cessò il vento. [33] Quelli che erano nella barca, dunque, si prostrarono davanti a lui dicendo: «Veramente sei Figlio di Dio».
[34] E, passati all’altra riva, andarono via terra a Gennesaret. [35] E, riconosciutolo, gli uomini di quel luogo diffusero la notizia per tutta quella regione e portarono a lui tutti coloro che avevano male [36] e lo pregavano di lasciar toccare almeno la frangia della sua veste; e quanti toccarono divennero sani.
La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.