Arriano, Manuale di Epitteto (6)
Feb 05Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (5) 26. È possibile comprendere la volontà della natura dalle situazioni in cui non differiamo gli uni dagli altri. Così, quando uno schiavo d’un altro infrange la coppa, si è subito pronti a dire ciò: «sono cose che succedono». Vedi quindi che, quando s’infrange anche la tua, tu devi essere tale e quale rispetto a quando...
Arriano, Manuale di Epitteto (5)
Feb 02Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (4) 22. Se aspiri alla filosofia, preparati da adesso ad esser deriso, ad esser dileggiato dai più, siccome diranno ciò: «all’improvviso ci ritorna filosofo», e «da dove ci viene questo cipiglio?». Tu però non tenere il cipiglio; invece abbi come disposizioni quelle che ti paiono le migliori, come fossi inserito da Dio in questo...
Arriano, Manuale di Epitteto (4)
Gen 29Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (3) 15. Rammenta che tu devi comportarti come in un convito. Girando una portata viene offerta a te: stendi la mano prendendone acconciamente. Sorpassa: non trattenerla. Ancora non arriva: non buttarti proiettando l’appetito, ma permani fermo sin quando venga a te; così relativamente ai figli, così relativamente alla moglie, così...
Arriano, Manuale di Epitteto (3)
Gen 22Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (2) 8. Non cercare di far sì che gli avvenimenti avvengano come desideri, ma desidera gli avvenimenti così come avvengono, e ti troverai bene. 9. La malattia è impedimento del corpo, dunque non della scelta morale, sempreché non lo voglia quest’ultima. Lo zoppicamento è impedimento della gamba, dunque non della scelta morale. E...
Arriano, Manuale di Epitteto (2)
Gen 18Brano precedente: Arriano, Manuale di Epitteto (1) 3. Nelle occorrenze di ciscuno degli enti che ispirano o presentano un’utilità o garbano, rammenta di ragionare sulla sua qualità, iniziando dai più piccoli: se ti garba una pentola, ragiona su ciò: «mi garba una pentola». Ecco, una volta che essa si sarà infranta, non ti turberai; se baci il tuo bambino o tua moglie, ragiona su...
Arriano, Manuale di Epitteto (1)
Gen 151. Tra gli essenti, gl’uni son obbedienti a noi, gl’altri non obbedienti a noi. Son obbedienti a noi: presa di posizione, impulso, desiderio, avversione e, in una parola, quanti son nostre funzioni; non son obbedienti a noi, invece, il corpo, il patrimonio, la reputazione, le cariche e, in una parola, quanti non son nostre funzioni. [2] E, mentre quelli obbedienti a noi sono per natura...