Plutarco, Sulla superstizione (8)
Set 02Brano precedente: Plutarco, Sulla superstizione (7) 8. Narrano che Tribano, che stava per esser arrestato dai Persiani, sguainò il gladio e combatté gagliardamente, da uomo forte qual era; dopo, quando gridando gli notificarono che lo arrestavano per ordine del re, buttò subito la spada e presentò le mani per farsele legare. Non s’ingenera forse qualcosa di simile? Gli altri...
Plutarco, Sulla superstizione (7)
Ago 26Brano precedente: Plutarco, Sulla superstizione (6) 7. Per prima cosa, dunque, ispeziona attentamente la disposizione dell’ateo nell’incontrare fatti imprevisti. Se è per lo più misurato, s’adatta in silenzio alle circostanze presentantisi e si comporta con forza e coraggio; se invece è intollerante e perturbato, scaglia tutte le lamentele contro la tyche ed il caso e...
Plutarco, Sulla superstizione (6)
Ago 19Brano precedente: Plutarco, Sulla superstizione (5) 6. Che ne dici dunque? Non ti sembra che il difetto degli atei rapportato a quello dei superstiziosi sia di tal genere? Gli uni non vedono per niente gli dei, gli altri suppongono che siano malvagi; gli uni li trascurano, gli altri presumono spaventoso quanto è benevolo, tirannico quanto è paterno, dannoso quanto è premuroso e...
Plutarco, Sulla superstizione (5)
Ago 12Brano precedente: Plutarco, Sulla superstizione (4) 5. Nessuna di queste proposizioni è applicabile all’ateismo. Peraltro l’ignoranza è coriacea, il travisamento e la cecità per quanto riguarda questioni talmente serie sono grandi sfortune per la psiche, come se si fosse spento il più splendido ed importante dei suoi molti occhi: la noesi di Dio. Ma a questa dottrina,...
Plutarco, Sulla superstizione (4)
Ago 05Brano precedente: Plutarco, Sulla superstizione (3) 4. A Samo era il tiranno Policrate a incutere paura, a Corinto era Periandro, ma nessuno sarebbe stato impaurito da costoro se si fosse trasferito in una polis libera e retta democraticamente. Ordunque, colui che paventa il potere degli dei come se costituisse una tirannide oscura ed inesorabile, dove si trasferirà, dove...
Plutarco, Sulla superstizione (3)
Lug 29Brano precedente: Plutarco, Sulla superstizione (2) 3. Ordunque, tutte le malattie e le passioni della psiche sono brutte; in alcune, d’altronde, vi è qualcosa di fiero, di superiore e di distinto suscitato dalla loro leggerezza; in nessuna comunque è assente uno stimolo all’azione. Anzi è esattamente questo il reclamo comune contro ogni passione: incalza e...