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Disaccordo e teorie dell’argomentazione (2)

Disaccordo e teorie dell’argomentazione (2)

Feb 16

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La pragma-dialettica

Per l’orientamento pragma-dialettico il disaccordo è considerato come un’incompatibilità di punti di vista (Eemeren et. al., 1993: p. 11), una divergenza di opinioni (Eemeren et. al., 2009: p. 15) o, più frequentemente, come una differenza di punti di vista o opinioni (Eemeren et. al., 1987: p. 4; Eemeren & Grootendorst, 1992: p. 13; Eemeren et. al., 2002: p. 4) per la composizione del quale, o per una sua minimizzazione, deve essere rispettata una serie di regole dialettiche (Eemeren & Grootendorst, 1988: pp. 281-282). Tali regole mirerebbero a escludere o minimizzare il conflitto nello scambio argomentativo e a stabilire un clima in cui i due antagonisti coopererebbero al fine di raggiungere la composizione della loro divergenza (Ivi, p. 286).

Per van Eemeren, Grootendorst e Henkemans una differenza di opinioni coinvolge sempre due parti. Tuttavia non è necessario che uno degli interlocutori sostenga un punto di vista e l’altro sostenga il punto di vista opposto. Affinché ci sia un disaccordo è sufficiente che il secondo interlocutore abbia dubbi, o sia incerto, su quanto detto dal primo: il dubbio, infatti, cela la negazione di quanto asserito dall’interlocutore ma non conduce a difendere il proprio punto di vista. Dubitare significa non dare per scontata l’accettabilità di un punto di vista. Per questi autori, quindi, il seguente scambio comunicativo esprimerebbe la presenza del disaccordo:

Angela: Penso che le scuole dovrebbero impiegare più tempo all’insegnamento della competenza argomentativa.
Andrea: Non so, non ci ho mai pensato.

Per la pragma-dialettica esistono differenti tipi di disaccordo: semplice, se la divergenza implica una sola proposizione, come ad esempio «Gli uomini danesi sono romantici»; multipla se le proposizioni sono più di una come nel caso «Gli uomini danesi non sono né romantici né spirituali, ma almeno si può far conto su di loro».

Oltre a semplice e multipla la differenza di opinioni può anche essere unilaterale o bilaterale: nella prima, uno degli interlocutori sostiene un punto di vista e l’altro esprime il suo dubbio; nella seconda, entrambi gli interlocutori sostengono punti di vista che sono tra loro opposti. Infine il disaccordo può essere anche esplicito o implicito: esplicito quando entrambi i punti di vista degli interlocutori sono espressi assieme ad un chiaro rifiuto del punto di vista opposto; implicito quando solamente una parte esprime il proprio punto di vista anticipando lo scetticismo o i dubbi dell’interlocutore. Tale situazione si verificherebbe specialmente nei testi scritti (Eemeren et. al., 2002: pp. 4-16).

Sarebbe proprio quest’asciutta caratterizzazione dei disaccordi a fornire, secondo la pragma-dialettica, un quadro teorico fondamentale per intraprendere una corretta analisi argomentativa (Eemeren et al., 2002).

Bibliografia

  • Eemeren, F. H. van, Grootendorst, R. (1988). “Rationale for pragma-dialectic perspective”. Argumentation, 2(2), 271-291.
  • Eemeren, van F., Grootendorst, R. (1992). Argumentation, Communication and Fallacies. New Jersey-London: Lawrence Erlbaum Associates.
  • Eemeren, van F., Grootendorst, R. e Henkemans, F. S. (2002). Argumentation. Analysis, Evaluation, Presentation. Mahawah: Taylor & Francis.
  • Eemeren, van F., Grootendorst, R., Jackson S. e Jacobs, S. (1993). Reconstructing Argumentative Discourse. Tuscaloosa: The University of Alabama Press.
  • Eemeren, van F., Grootendorst, R. e Kruiger, T. (1987). Handbook of Argumentation Theory. Dordrecht-Holland/Providence-U.S.A: Foris.
  • Eemeren, van F., Grootendorst, R. e Straaten, van P. (2009). L’argomentazione a fumetti. Corso accelerato in 20 lezioni. Milano-Udine: Mimesis-Il quadrato delle opposizioni.

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