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Vangelo secondo Giovanni 11

Vangelo secondo Giovanni 11

Nov 02

Brano precedente: Vangelo secondo Giovanni 10

[1] C’era dunque un infermo, Lazzaro da Betania, del villaggio di Maria e di sua sorella Marta. [2] Maria, dunque, il cui fatello Lazzaro era infermo, era colei che unse il Signore con profumo e gli asciugò i piedi coi suoi capelli. [3] Le sorelle quindi mandarono a dirgli: «Signore, vedi: colui che ami è infermo». [4] Dunque, avendo udito, Gesù disse: «Questa infermità non è per la morte, ma per la gloria di Dio, affinché sia glorificato il Figlio di Dio mediante essa». [5] Gesù, dunque, amava Marta e sua sorella e Lazzaro. [6] Indi, come udì che era infermo, rimase nel luogo in cui era ancora due giorni, [7] dopodiché disse ai discepoli: «Rechiamoci di nuovo in Giudea». [8] Gli dicono i discepoli: «Rabbi, proprio adesso i Giudei cercavano di lapidarti, e ti rechi di nuovo là?». [9] Rispose Gesù: «Non sono dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, giacché vede la luce di questo mondo; [10] se invece uno cammina di notte, inciampa, giacché la luce non è in lui».

[11] Disse queste parole, e dopo questo disse loro: «Il nostro amico Lazzaro s’è addormentato, ma vado a svegliarlo». [12] Gli dissero quindi i discepoli: «Signore, se s’è addormentato, si salverà». [13] Gesù però parlava della morte di lui, quelli invece pensarono che parlasse dell’addormentamento del sonno. [14] Ed allora Gesù disse loro apertis verbis: «Lazzaro è morto, [15] e mi rallegro per voi di non essere stato là, affinché abbiate fede; ma rechiamoci da lui». [16] Disse quindi Tommaso, detto Didimo, ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui».

[17] Quindi Gesù, arrivato, lo trovò che aveva passato già quattro giorni nel sepolcro. [18] Ordunque, Betania era vicino a Gerusalemme, all’incirca a quindici stadi da essa. [19] Molti, dunque, tra i Giudei erano andati da Marta e Maria a consolarle del fratello. [20] Quindi Marta, come udì che Gesù veniva, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. [21] Disse quindi Marta a Gesù: «Signore, se fossi stato qui, non sarebbe morto mio fratello, [22] [ma] anche adesso so che quanto chiederai a Dio, Dio te lo darà». [23] Le dice Gesù: «Tuo fratello risorgerà». [24] Gli dice Marta: «So che risorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno». [25] Le disse Gesù: «Io sono la risurrezione e la vita: colui che ha fede in me, anche se morisse, vivrà, [26] e chiunque vive e ha fede in me, non morirà in eterno. Hai fede in questo?». [27] Gli dice: «Sì, Signore, io ho avuto fede in ciò: tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

[28] E, detto questo, se ne andò e chiamò Maria sua sorella dicendo di nascosto: «Il Maestro è qui e ti chiama». [29] Ella dunque, come ebbe udito, s’alzò in fretta ed andò da lui. [30] Ordunque, Gesù non era ancora arrivato in paese, ma era ancora nel luogo dove Marta gli era andata incontro. [31] Quindi i Giudei che erano con lei nella casa e la consolavano, vedendo che Maria s’era alzata di fretta ed era uscita, la seguirono pensando che si recasse al sepolcro per piangere là.

[32] Quindi Maria, come giunse dov’era Gesù, vedutolo cadde ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se fossi stato qui non sarebbe morto mio fratello». [33] Gesù quindi, come vide che lei piangeva e che i Giudei venuti con lei piangevano, fremette nello spirito e si turbò [34] e disse: «Dove l’avete posto?». Gli dicono: «Signore, vieni e vedi». [35] Gesù pianse. [36] Dissero quindi i Giudei: «Vedi come l’amava!». [37] Alcuni di loro però dissero: «Non poteva costui, che ha aperto gli occhi del cieco, fare sì anche che costui non morisse?».

[38] Gesù quindi, fremendo di nuovo in se stesso, va verso il sepolcro; era dunque una grotta ed una roccia giaceva su di essa. [39] Dice Gesù: «Levate la pietra». Gli dice la sorella del defunto, Marta: «Signore, già puzza: è infatti di quattro giorni». [40] Le dice Gesù: «Non ti ho detto che se avrai fede vedrai la gloria di Dio?». [41] Levarono quindi la pietra. Gesù dunque levò gli occhi in alto e disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai ascoltato. [42] Io però sapevo che ognora mi ascolti, ma l’ho detto per questa folla che sta intorno, affinché abbia fede in ciò: tu mi hai inviato». [43] E, dette queste parole, gridò a gran voce: «Lazzaro, esci!». [44] Il morto uscì legato piedi e mani con bende e la sua faccia era avvolta in un sudario. Dice loro Gesù: «Scioglietelo e lasciatelo andare».

[45] Quindi molti dei Giudei che erano andati da Maria ed avevano contemplato ciò che fece ebbero fede in lui. [46] Alcuni di loro invece andarono dai farisei e dissero loro ciò che aveva fatto Gesù.

[47] Quindi i capi dei sacerdoti ed i farisei convocarono il sinedrio e dissero: «Che facciamo? Perché quest’uomo ha fatto molti segni. [48] Se glielo permettiamo così, tutti avranno fede in lui e verranno i Romani e ci distruggeranno sia come luogo sia come nazione». [49] Dunque uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non v’avvedete di nulla, [50] né vi rendete conto che ci conviene che un solo uomo muoia per il popolo e non che l’intera nazione perisca». [51] Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù stava per morire per la nazione, [52] e non per la nazione soltanto, ma affinché i figli dispersi di Dio fossero congiunti in uno. [53] Da quel giorno quindi deliberarono di ucciderlo.

[54] Quindi Gesù non girava più apertamente in mezzo ai Giudei, ma se ne andò da là verso la regione vicino al deserto, verso una città chiamata Efraim, e là rimase con i discepoli.

[55] Era dunque vicina la Pasqua dei Giudei, e molti salirono a Gerusalemme dal paese prima della Pasqua per purificarsi. [56] Cercavano quindi Gesù e dicevano tra di loro, stando nel santuario: «Che ve ne sembra? Verrà alla festa?». [57] I capi dei sacerdoti ed i farisei avevano però dato ordine che se qualcuno sapeva dove era, lo denunciasse, così da poter arrestarlo.

La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

Brano seguente: Vangelo secondo Giovanni 12

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