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Vangelo secondo Matteo 9

Vangelo secondo Matteo 9

Mar 18

 

 

Brano precedente: Vangelo secondo Matteo 8

 

[1] E, entrato in barca, passò all’altra riva ed andò nella propria città.

[2] Ed ecco, gli presentarono un paralitico messo su un letto. E Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, son rimessi i tuoi peccati». [3] Ed ecco, alcuni degli scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». [4] E Gesù, visti i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori? [5] Che cosa, ecco, è più agevole, dire: “Son rimessi i tuoi peccati”, o dire: “Alzati e cammina”? [6] Affinché dunque vediate che il Figlio dell’uomo sulla terra ha potestà di rimettere i peccati», dice allora al paralitico, «alzati, prendi il tuo letto e recati a casa tua». [7] E, alzatosi, se ne andò a casa sua. [8] Avendo visto, dunque, le folle furono prese da sacro timore e glorificarono Dio, il datore di una tale potestà agli uomini.

[9] E Gesù, partito da là, vide seduto al banco delle tasse un uomo chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». E, levatosi, lo seguì.

[10] Ed ecco che, mentre egli era accomodato a tavola in casa, avvenne che molti pubblicani e peccatori andarono ad accomodarsi con Gesù ed i suoi discepoli. [11] E, visto ciò, i Farisei dissero ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani ed i peccatori?». [12] Egli dunque, avendo udito, disse: «Non hanno bisogno i sani del medico, ma i malati. [13] Andate dunque ed imparate quale sia il significato di:

Voglio misericordia e non sacrificio”:

non son infatti venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

[14] Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni dicendo: «Perché noi ed i farisei digiuniamo [molto], mentre i tuoi discepoli non digiunano?». [15] E disse loro Gesù: «Possono i figli della sala nuziale esser in lutto fintantoché con loro c’è lo sposo? Verranno invece giorni quando sarà tolto loro lo sposo, ed allora digiuneranno. [16] Nessuno dunque rattoppa con una toppa di pezza intonsa un vestito vecchio: toglie infatti il suo riempitivo dal vestito e la scissione diviene peggiore. [17] Neppure mettono vino nuovo in otri vecchi, sennò, ecco, si squarciano gli otri e si spande il vino e gli otri si perdono, ma mettono vino nuovo in otri nuovi, ed entrambe le cose si conservano».

[18] Mentre parlava loro di queste cose, ecco uno dei capi venne e si prostrò davanti a lui dicendo ciò: «Mia figlia è appena morta; ma vieni, imponi la tua mano su di lei, e vivrà». [19] E, alzatosi, Gesù lo seguì, ed anche i suoi discepoli.

[20] Ed ecco una donna che perdeva un flusso di sangue da dodici anni, accostatasi, da dietro toccò la frangia della sua veste: [21] ragionava infatti fra sé e sé: «Se solo potessi toccare la sua veste, guarirei». [22] Gesù dunque, voltatosi e vistala, disse: «Coraggio, figlia: la tua fede ti ha salvata». E la donna da quell’ora fu salva.

[23] E Gesù, giunto alla casa del capo e visti i flautisti e la folla strepitante, [24] disse: «Spostatevi: infatti la fanciulla non e morta, ma dorme». E lo deridevano. [25] Quando dunque fu estromessa la folla, entrato, pigliò la mano di lei, e la fanciulla si alzò. [26] E se ne sparse la fama per tutta quella terra.

[27] Come Gesù partiva da là, [lo] seguirono due ciechi che gridavano e dicevano: «Pietà di noi, figlio di Davide». [28] Dunque, quando fu entrato in casa, gli si accostarono i ciechi, e disse loro Gesù: «Confidate che possa fare questo?». Gli dissero: «Sì, Signore». [29] Allora toccò loro gli occhi dicendo: «Vi avvenga secondo la vostra fede». [30] E si aprirono loro gli occhi. E Gesù fece loro una vibrante ingiunzione dicendo: «Guardate che nessuno ne abbia notizia». [31] Invece quelli, usciti, diffusero la sua fama in tutta quella terra.

[32] Dunque, quando essi uscirono, ecco che gli fu presentato un uomo muto, indemoniato. [33] E, espulso il demonio, il muto parlò. E le folle si meravigliarono e dicevano: «Non è mai apparso questo in Israele». [34] I Farisei invece dicevano: «In forza del principe dei demoni espelle i demoni».

[35] E Gesù percorse tutte le città ed i villaggi insegnando nelle loro sinagoghe e proclamando il lieto annuncio del Regno e curando ogni morbo ed ogni debilitazione.

[36] Vedendo dunque le folle, ne ebbe compassione, giacché erano affrante ed abbattute come pecore che non hanno pastore. [37] Allora dice ai suoi discepoli: «La messe è molta, mentre gli operai son pochi: [28] domandate quindi al padrone della messe che spedisca operai alla sua messe».

 

La traduzione dal greco è condotta sul testo critico di riferimento: Novum Testamentum Graece, 28° edizione riveduta, edito da Barbara Aland e altri, © 2012 Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart.

 

Brano seguente: Vangelo secondo Matteo 10

 

 


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